Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, scrive al presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, Giudo Pier Paolo Bortoni e sostiene la necessità di operare rapidamente i cambiamenti necessari per ridurre le bollette elettriche che gravano su privati e aziende.
Per l’associazione è possibile intervenire in modo attivo per cambiare lo stato attuale delle cose, modificando, tra gli altri, i sussidi da oltre 5 miliardi di Euro assegnati alle fonti fossili. È altresì possibile contenere sprechi e ridurre le bollette andando a intervenire sugli oneri impropri e modificando gli sconti praticati ai grandi consumatori di energia.
Legambiente sostiene che l’attuale discussione sulle bollette è stata avviata in modo sterile e scorretto, ed è fortemente condizionata dai grandi produttori e dalle lobby delle fonti fossili. L’attuale percorso virtuoso, iniziato con l’adozione degli impianti per lo sfruttamento di fonti rinnovabili, deve essere perseguito, come sottolineano i dati rilevati negli ultimi anni. Nel 2012 il 28% dell’energia consumata era stata prodotta da fonti rinnovabili e oltre il 50% nel maggio scorso.
Secondo Legambiente: “È assurdo e ingiusto che vengano cancellati gli incentivi per il solare alle famiglie e per la sostituzione dei tetti in amianto. Terminerà infatti tra pochi giorni il sistema di incentivo in Conto Energia per il solare fotovoltaico. E non è vero che questi interventi saranno realizzabili con le detrazioni fiscali (55-65 %), perché risultano inaccessibili per coloro che non hanno reddito da detrarre o che guadagnano poco (pensionati, lavoratori precari, ecc.). Aver eliminato questa possibilità è sbagliato da un punto di vista ambientale e ingiusto da un punto di vista sociale perché toglie una possibilità di risparmio proprio per le famiglie che ne hanno più bisogno e perché senza la certezza di rientro data dal Conto Energia nessuna banca presterà mai le risorse necessarie, con la scandalosa conseguenza che si determina rispetto alla possibilità di eliminare l’amianto dai tetti degli edifici, perché così si cancella l’unica politica di bonifica di successo realizzata in questi anni in Italia”.
Vittorio Cogliati Dezza puntualizza come sia indispensabile un intervento strutturale da parte delle Autorità per “il superamento di barriere e divieti oggi anacronistici che favoriscono solo centrali vecchie e inquinanti”.
Si tratta di: “un intervento a costo zero per le bollette che permetterebbe di sviluppare impianti da fonti rinnovabili nel territorio italiano. In particolare, occorre spingere tutte le forme di autoproduzione di energia elettrica e termica, perché così diventa possibile sviluppare le rinnovabili senza incentivi e realizzare risparmi in bolletta per imprese e famiglie. Sono infatti evidenti i vantaggi che si avrebbero per il sistema energetico attraverso una riduzione complessiva della domanda di energia, mentre per famiglie e imprese sono ampissime le possibilità di risparmio”.