Scaldare la casa con termocucine, termocamini e stufe

Scaldare la casa con termocucine, termocamini e stufeÈ possibile accelerare il riscaldamento degli ambienti e persino strutturare un intero impianto radiante sfruttando specifiche termocucine o caldaie che sfruttano combustibili alternativi.
Nel primo caso, si tratta di prodotti che assicurano la possibilità di riscaldare gli spazi abitativi, ma anche di sfruttare il calore per cucinare i cibi. Le termocucine possono facilmente sostituire i camini convenzionali, mantenendo un’estetica piacevole e arredando in modo elegante gli spazi comuni di casa. Questo sistema sfrutta il calore della combustione derivante dal legno per scaldare i fornelli e il forno ma, al contempo, consentono di irradiare calore nella stanza dove è installato. I modelli più evoluti consentono di scaldare gli ambienti circostanti e persino l’acqua per i caloriferi che sono connessi direttamente.
Da un solo dispositivo, dunque, è possibile recuperare differenti forme di energia, per il comfort domestico, ottimizzando risorse e spazi. Nonostante alcune termocucine possano arrivare a potenze di 30 kW, si tratta di soluzioni perlopiù destinate ad ambienti di piccole dimensioni. L’integrazione di un accumulatore può consentire l’abbinamento con impianti che sfruttano energia solare termica, dettaglio che permette di aumentare sensibilmente il rendimento di entrambe le piattaforme di generazione.

Scaldare la casa con termocucine, termocamini e stufePer ambienti più grandi e per edifici predisposti, può risultare conveniente l’installazione delle caldaie a pellet. Questo combustibile solido è ottenuto dalla macinazione e compressione del legno e viene distribuito in sacchi contenenti piccoli cilindretti. Per la realizzazione sono utilizzate alcune parti derivanti dalla lavorazione del legno, soprattutto di abete e faggio.
I vantaggi di una simile lavorazione sono da ricercarsi nella maggiore resa calorica, rispetto alla legna. Grazie a un’umidità inferiore al 10%, il pellet può bruciare in modo pulito, con una minima parte di residui, garantendo una resa complessiva maggiore dell’80%, se confrontata con la legna o il cippato.
Sfruttando questa materia prima, le caldaie a pellet assicurando il riscaldamento dell’acqua dell’impianto termico e quella per uso sanitario. Queste caldaie vantano un rendimento elevato, che può raggiungere anche il 90%, risultano facili da mantenere ed economiche da installare. Sfruttando un combustibile vegetale è possibile riscaldare gli ambienti in modo pulito, senza inquinare l’ambiente e preservando gli equilibri naturali. L’elevata densità di questo materiale consente di realizzare impianti con potenze anche molto elevate. Non è perciò raro imbattersi in piccole strutture da 2-10 kW, ma anche in versioni per condomini e ambienti pubblici con potenze anche superiori ai 100 kW.
Da qui è facile intuire quali siano i principali vantaggi derivanti dall’adozione di una caldaia a pellet. In termini economici, una simile infrastruttura consente di dimezzare i costi, rispetto ai convenzionali sistemi a gas. Questo va ad aggiungersi ai benefici ambientali, come abbiamo già sottolineato, e alla possibilità di ridurre la dipendenza da fonti non rinnovabili e inquinanti. Le ridotte dimensioni delle attuali caldaie e la facile gestione del combustibile consentono di integrare queste caldaie laddove siano già presenti modelli a gas o gasolio. I più recenti dispositivi sono inoltre contraddistinti da numerosi sistemi automatizzati, per l’accensione programmata, la verifica delle componenti e l’approvvigionamento del pellet.

Scaldare la casa con termocucine, termocamini e stufeIn alternativa, le piattaforme attualmente sul mercato consentono di adottare altri combustibili, come la legna. Tuttavia questo tipo di caldaie non può raggiungere potenze particolarmente elevate e difficilmente supera i 40 kW. In aggiunta l’acquisto e lo stoccaggio della legna può essere particolarmente oneroso.
Esistono inoltre caldaie a cippato, capaci di accettare legno di scarto derivante dalle lavorazioni industriale e altri materiali legnosi opportunamente trattati. Grazie alla capacità di gestire diverse tipologie di materiali, queste caldaie risultano particolarmente versatili ma la ridotta resa calorica del cippato obbliga a disporre di una notevole scorta per l’alimentazione continua.
Tutti questi sistemi di riscaldamento alternativi, integrati o meno, godono degli sgravi fiscali che lo Stato si occupa di rifondere all’utente come detrazione IRPEF. Se dunque, l’acquisto dei moderni impianti ecosostenibili impone una spesa superiore rispetto ai convenzionali sistemi a gas, è possibile detrarre buona parte delle spese sostenute. In aggiunta i consumi inferiori costituiscono, a regime, un valido sistema per rientrare delle spese effettuate entro pochi anni dall’installazione.