La fabbrica di pale eoliche della Vestas, a Taranto, non chiuderà. La multinazionale ha dichiarato di voler investire 10 milioni di Euro per lanciare la linea di produzione delle pale della turbina V112-3.0 MW nella città pugliese e che si impegnerà a offrire un ricollocamento per alcuni dipendenti dello stabilimento adibito all’assemblaggio di navicelle.
In un comunicato ufficiale dell’azienda è possibile leggere quanto segue: “dopo un’adeguata riqualificazione professionale, saranno assunti 30 lavoratori di provenienza dal bacino di Vestas Nacelles nello stabilimento per la produzione di pale e saranno presentate ulteriori otto proposte occupazionali per dipendenti dello stabilimento di navicelle di Taranto che entreranno a far parte dell’organico di Vestas Italia, l’unità per la vendita, installazione e manutenzione di turbine eoliche. In relazione alle condizioni di mercato, fino a ulteriori 60 unità potranno essere ricollocate presso lo stabilimento per la produzione di pale a Taranto”.
Dal canto suo, il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti ritiene che ci si trovi di fronte a una vera e propria svolta: “La società si è impegnata ad un investimento che sviluppa una produzione di alta tecnologia nel comparto delle pale eoliche, rafforzando la competitività internazionale di Vestas Blades. Si aprono quindi prospettive di lungo periodo per l’insediamento di Taranto. Lo stabilimento Blades potrà così riassorbire buona parte dei dipendenti di Vestas Nacelles e comunque l’azienda si è impegnata a dare opportunità a tutti i lavoratori, attraverso una adeguata riqualificazione professionale. Coerente con questo quadro è il ritiro della procedura di mobilità in favore della Cics per 24 mesi. L’accordo, insomma, coniuga la tutela dei lavoratori con il rafforzamento delle prospettive produttive e di mercato dell’azienda”.