In base a quanto descritto appare chiaro come il mercato del pellet, in Italia e all’estero sia organizzato e regolamentato in modo chiaro. Tuttavia esistono numerose tipologie di pellet e, di conseguenza, differenti livelli di qualità, che possono incidere sul corretto funzionamento e sul rendimento di stufe e caldaie.
In aggiunta la certificazione è un processo volontario, così come l’adozione alle normative indicate. Questo si traduce in una notevole varietà di pellet presenti sul mercato, di alta qualità, o di qualità inferiore, certificati e non.
Considerando uno scenario particolarmente mutevole e l’ampia disponibilità di materiali di diverso tipo, in fase di acquisto è bene fare attenzione al tipo di prodotto che si sta scegliendo. La confezione dovrebbe sempre riportare le caratteristiche principali del pellet contenuto, così come il nome del produttore e dell’importatore. Scatole anonime e prive di indicazioni dovrebbero scoraggiare l’acquisto, mentre, nel caso si scelga materiale sfuso, è sempre bene constatare in modo diretto le principali peculiarità del materiale, richiedendole direttamente al dettagliante. Le etichette di riferimento devono contenere i dati di produzione, come il minimo contenuto di cenere. Si tratta di un elemento determinante, dato che la cenere comporta un minore rendimento e contribuisce a sporcare il bruciatore della stufa. Tra i dati importanti, la presenza di leganti e additivi, il potere calorifico e l’origine della materia prima.
Per la scelta del miglior pellet è bene fare attenzione al potere calorifico del materiale adottato, anche se, di fatto, non si tratta del principale parametro da considerare e può trarre in inganno i meno esperti ed essere “gonfiato” integrando materiali differenti dal legno. In definitiva il pellet deve essere di alta qualità e certificato, con un giusto equilibrio di componenti e il minor contenuto possibile di cenere. Le differenti essenze possono conferire un colore chiaro o scuro al singolo cilindretto di legno pressato. Questa differenza cromatica (pellet bianco o scuro), non influisce sulla qualità finale del prodotto e non può essere preso come metro di giudizio attendibile in fase di scelta.