Environmental Science & Technology pubblica lo studio della North Carolina State University “Quanto i veicoli elettrici possono incidere sulle emissioni degli Stati Uniti”. Secondo gli analisti, nonostante gli indubbi vantaggi in termini economici e di emissioni ridotte, la larga diffusione delle auto elettriche non porterà a significativi miglioramenti in termini di inquinamento su larga scala.
Il modello adottato per la simulazione comprendo lo studio delle emissioni di CO2, anidride solforosa o ossidi di azoto nell’arco di 40, sino al 2050. Pur incrementando notevolmente il tasso di veicoli ibridi ed elettrici, non si registrano significative riduzioni dell’inquinamento atmosferico.
La piattaforma di valutazione comprende 108 differenti scenari possibili, secondo differenti tassi di diffusione dei mezzi ecologici. Seguendo l’ipotesi di una maggiore diffusione di auto elettriche, con un tasso del 42% entro il 2050, si avrebbe un risparmio, in termini di emissioni, molto contenuto.
Lo scarso impatto ambientale derivante dall’uso di veicoli ecologici è legato al fatto che le automobili costituiscono una quota di appena il 20% del totale inquinante e che, con elevata frequenza, per ricaricare vetture elettriche venga impiegata energia elettrica prodotta con fonti altamente inquinanti.
Per aumentare i vantaggi delle vetture ecologiche si dovrebbe avviare una vera politica di integrazione tra rinnovabili e mobilità sostenibile e distribuita. Per incentivare il passaggio, sostengono gli studiosi della North Carolina State University, si dovrebbe rendere più appetibile il mercato delle elettriche, con formule di pagamento e prezzi abbordabili e incrementando il costo dei derivati del petrolio. Questo potrebbe innescare la domanda globale e spingere buona parte della popolazione alla transizione verso unità ecologiche.