Lo studio sul valore economico delle pompe di calore proposto dalla ECBA Project è stato parte integrante del recente convegno di Assolettrica. Le stime parlano di un risparmio netto di 1,7 miliardi di Euro per quanto riguarda le esternalità ambientali dei sistemi di riscaldamento e fino a 5 miliardi di Euro sui costi sociali, da oggi al 2020.
I benefici della piattaforma tecnologia sono sia ambientali, sia sanitari, e potrebbero ulteriormente aumentare, se sostenuti da una lungimirante politica di sostegno.
“Ipotizzando il fabbisogno termico di un appartamento “elementare” di 115 mq, situato in zona climatica D, intermedia per l’Italia (carico termico annuo 13,8 MWhth), il beneficio ambientale annuo è valutabile in circa 258,00 – 282,00 Euro per appartamento e quello nell’arco della vita tecnica della pompa di calore di riferimento (15 anni) in circa 4.000 Euro. Cifre a cui corrispondono non solo minori emissioni di gas ad effetto serra ma soprattutto minori costi sanitari associati alle emissioni inquinanti degli impianti di riscaldamento”.
Andrea Molocchi, partner di ECBA Project, spiega: “La valutazione dei costi esterni è particolarmente utile per le tecnologie ad alta efficienza energetica basate sul vettore elettrico, perché consente di effettuare un confronto ambientale equilibrato con le tecnologie non elettrificate, non limitato agli impatti ambientali diretti, bensì esteso agli impatti delle modalità di produzione dell’energia elettrica e all’efficienza del suo trasporto fino al consumo finale, e questo secondo regole di confronto il più possibile omogenee”.