La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ha presentato lo studio “Dossier Clima 2014“. Secondo i dati degli analisti, lo scorso anno la produzione di CO2 in Italia è scesa del 6%, rispetto al 2012.
Stiamo parlando di emissioni inquinanti per un totale di 435 MtCO2eq. La notizia, di per sé è buona, soprattutto perché sono state adottate minori risorse fossili, con un -14% per il carbone, -6% per il gas e -5% per il petrolio. In questo momento, il nostro Paese ha raggiunto gli obiettivi prefissati secondo differenti protocolli internazionali e si avvia con un trend positivo verso il traguardo previsto dal pacchetto 20-20-20. Di fatto, l’Italia ha centrato il target previsto dal protocollo di Kyoto nel corso del 2013, abbassando le emissioni rispetto al 1990 del 7,8%.
In Italia, dal 2005 si è assistito a una sensibile contrazione delle emissioni di gas serra, con un calo di 140 MtCO2eq dal 2005 al 2013. Per quanto riguarda l’intensità carbonica (la quantità di emissioni per unità di Pil prodotto), in meno di dieci anni si è registrata una riduzione media del 2,4% all’anno.
Il risultato è stato raggiunto grazie alla disponibilità sempre maggiore di impianti per lo sfruttamento dell’energia rinnovabile e dalla presenza di edifici ad elevato rendimento termico.
Al fianco della rapida diffusione delle rinnovabili è tuttavia da segnalare la forte recessione in atto per via della crisi. Questo, secondo gli analisti sarebbe il secondo grande elemento che ha determinato una così visibile riduzione delle emissioni. Minori consumi, minori inquinanti emessi nell’atmosfera.
Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile: “L’Italia è duramente colpita dalla crisi climatica e ce lo ricordano i drammatici eventi degli ultimi mesi. Anche se il Paese negli ultimi anni ha fatto molti progressi riducendo le emissioni di gas serra del 25% in meno di un decennio, è necessario che si faccia di più per ridurre in modo molto più consistente le emissioni che concorrono a peggiorare il nostro clima”. “Non dobbiamo dimenticare che le temperature medie annuali negli ultimi decenni sono aumentate più della media mondiale, il Mar Mediterraneo si scalda al ritmo di 0,6°C per decade, dal 1850 a oggi i ghiacciai alpini sono diminuiti del 55% e molti ghiacciai minori sono destinati a scomparire già entro il 2050. Ma abbiamo gli strumenti, le tecnologie e il talento per affrontare la crisi climatica e, tramite essa, anche le altre molteplici crisi che segnano il nostro Paese”.