E.ON realizzerà il nuovo impianto di cogenerazione presso lo stabilimento di Mira, per la Reckitt Benckiser, secondo quanto concordato con l’azienda di beni di consumo.
L’obiettivo è quello di installare una nuova struttura da 1,5 MW, in grado di fornire energia elettrica e gas per le necessità di alimentazione e riscaldamento della fabbrica. L’attuale sistema di cogenerazione di energia elettrica e calore (CHP- Combined Heat and Power) da 7,5 MW non è infatti in grado di soddisfare a pieno le esigenze aziendali e verrà probabilmente spostato presso lo stabilimento di Rovigo.
Attualmente, E.ON si sta occupando della pianificazione, del finanziamento, della costruzione e della messa in funzione della nuova unità. La soluzione complessiva proposta sarà in grado di ridurre i costi energetici del 20% e le emissioni di CO2 di 4.300 tonnellate annue.
La maggiore efficienza dell’impianto consentirà inoltre di concorrere all’ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica (Certificati Bianchi), che qualificheranno ulteriormente la sostenibilità del sistema adottato.
Robert Hienz, CEO di E.ON Connecting Energies: “Sono lieto di poter annunciare che siamo riusciti a fornire una soluzione a limitato impatto ambientale che soddisfa le nuove aspettative dei consumatori dei prodotti Reckitt Benckiser”.
“L’impianto realizzato è perfettamente in linea con il nostro obiettivo di essere un partner di fiducia per i nostri clienti, in grado di offrire energia in modo efficiente e a costi contenuti”.
Matteo Mori, Supply Director dello stabilimento Reckitt Benckiser di Mira ha dichiarato: “In Reckitt Benckiser siamo particolarmente orgogliosi dei risultati della nostra politica per la riduzione delle emissioni inquinanti: abbiamo raggiunto l’obiettivo di riduzione delle emissioni CO2 del 21% nel 2012, con otto anni di anticipo rispetto a quanto previsto. La soluzione proposta da E.ON ci consentirà non solo di risparmiare sui costi, ma anche di centrare il nuovo obiettivo che prevede un’ulteriore riduzione del 30% delle emissioni di CO2 entro il 2020”.