Parte determinante dei rapporti di Operation & Maintenance è data dalla comunicazione che si instaura tra l’operatore e il soggetto responsabile. Quest’ultimo deve avere sotto controllo la situazione, tramite appositi strumenti messi a disposizione dall’organizzazione che effettua la manutenzione. Pur senza avere accesso a ogni tipo di informazione rilevata in merito all’impianto, risulta indispensabile la visione delle informazioni essenziali che riguardano la struttura.
La gestione del flusso informativo deve essere il più possibile completa e strutturata, per garantire un livello di distribuzione automatizzato e la generazione di report su misura.
L’operatore deve fornire una reportistica dettagliata e puntuale, un pacchetto di informazioni che metta in evidenza lo stato dell’impianto, i parametri principali, come l’andamento della produzione energetica, il confronto tra valori ideali e reali. Analogamente è necessario un elenco dettagliato degli interventi effettuati, una disamina che comprenda l’analisi della cause, la durata e la tipologia dei disservizi, oltre a un conteggio dei componenti sostituiti.
Una buona gestione della reportistica costituisce un valido sistema per il controllo costante e consente di generare uno storico delle casistiche passate, indispensabile per analizzare e studiare future strategie di intervento mirato, oltre che per tenere traccia dei singoli componenti e delle relative garanzie.
Per il cliente finale, il fornitore del servizio costituisce il riferimento principale per ogni tipo di attività relativa alla gestione dell’impianto. In quest’ottica, il fornitore deve assicurare un supporto costante e completo, a tutela dell’investimento del cliente.
Per esempio, se il fornitore di servizi O&M non opera correttamente, i proprietari degli impianti corrono il rischio di vedere invalidata la garanzia da parte degli EPC Contractors e dei produttori dei componenti principali. Tra le mansioni tipiche dell’azienda fornitrice dei servizi c’è la sostituzione e l’installazione dei componenti eventualmente guasti o in procinto di guastarsi. Proprio per questo è necessario considerare attentamente le capacità e le competenze degli addetti. Un montaggio improprio o una installazione al di fuori delle specifiche imposte potrebbero invalidare le garanzie dei prodotti o mettere a rischio la produzione energetica.
Anche in questo caso, un contratto O&M correttamente redatto dovrebbe contenere le modalità di gestione e manutenzione dei componenti, per evitare simili eventualità. Il fornitore di servizi O&M deve presentare le certificazioni dei differenti produttori e l’abilitazione all’installazione. Molti contratti, in aggiunta, comprendono specifiche assicurazioni, che permettano ai proprietari di rientrare delle eventuali perdite economiche causate da installazioni o lavorazioni inadeguate. Possono infatti essere integrate specifiche clausole Service Level Agreement (SLA), per la definizione dei meccanismi di compensazione in caso di inadempienze o irregolarità.
In aggiunta, il percorso di intervento posto in essere dall’operatore deve essere ben specificato. Il contratto deve riportare tempi e modi, che devono essere concordati e approvati dai proprietari. Tra i parametri principali, la determinazione di chiari intervalli di tempo relativi al periodo massimo di primo intervento in remoto e sul posto. Oltre a questo saranno dettagliati i tempi per l’identificazione di soluzioni provvisorie o definitive, per l’applicazione di eventuali correttivi, per il ripristino totale e per la chiusura del ticket. Da qui derivano le responsabilità dell’operatore, che deve sottostare e specifici indici di performance, che determinano i tempi di reazione e la velocità di risoluzione delle criticità. In questo caso, operatore e cliente raggiungeranno un accordo in base alle specifiche dell’impianto e alle capacità di intervento in remoto e sul campo.