L’European Photovoltaic Industry Association e numerose altre associazioni del settore denunciano le criticità normative e sottolineano come la visione energetica dell’UE stia danneggiando la crescita delle rinnovabili nel vecchio continente.
Secondo EPIA e 28 altre associazioni, le scelte dell’Unione in materia di sostegni statali e aiuti alle energie green vincolano lo sviluppo di un’economia pulita, rallentando il calo dei costi e bloccando la crescita delle nuove installazioni.
Le difficoltà del comparto fotovoltaico sono state riassunte in una lettera aperta inviata direttamente a Joaquin Almunia, vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per la concorrenza.
Tra le problematiche più stingenti, l’incapacità dell’UE di proporre una politica comune per la crescita delle energie pulite. Nel 2013, Bruxelles ha discusso la possibile introduzione di aste per supportare le tecnologie più mature. Ciò dovrebbe incrementare la concorrenza del mercato reale, anche se, a detta delle associazioni del solare, si profila il rischio di reale di un blocco a livello di stanziamenti e investimenti.
La richiesta dell’industria del solare all’UE è quella di avviare una vera campagna di sostegno alle rinnovabili, adottando un percorso di supporto progressivo, grazie al supporto delle banche, secondo i criteri di prestito della Banca europea per gli investimenti. Tra le proposte l’adozione di aiuti di Stato per le piccole installazioni e progetti inferiori ai 5 MW.