I sistemi di climatizzazione garantiscono il raffrescamento o il riscaldamento degli spazi abitativi e degli ambienti di lavoro. Per la produzione di aria calda/fredda esistono oggi numerose tipologie di apparati, basati su tecnologie differenti, in base anche alla potenza e alla dimensione dei locali da climatizzare.
È bene distinguere immediatamente le unità in grado di produrre solo aria fredda, comunemente chiamate condizionatori o raffrescatori, dalle pompe di calore, dispositivi che possono generare aria calda e fredda, in base alle necessità.
Per quanto riguarda i condizionatori d’aria a compressione, in commercio è possibile reperire con facilità modelli fissi o portatili, immediatamente installabili e dal prezzo contenuto. Nel caso di grandi cubature è invece possibile considerare i condizionatori ad assorbimento, speciali unità per ambienti estesi, contraddistinti da elevate potenze refrigeranti e grandi dimensioni.
Per le strutture domestiche è possibile fare affidamento sulle unità “split”, che si compongono di due parti distinte, una da alloggiare internamente e una esterna.
Le versioni fisse, che richiedono minime opere murarie per l’installazione, sono le più efficienti e coniugano un’elevata potenza refrigerante a un’ottima ergonomia d’uso. In questo caso, lo split interno è di dimensioni contenute, deve essere fissato a parete e connesso all’unità esterna per lo scambio di calore, tramite tubazioni dedicate e una connessione elettrica. Il controllo avviene tramite un telecomando, che consente di regolare intensità dell’aria e temperatura. L’elemento dissipante va ancorato alla faccia dell’edificio, oppure deve essere collocato in uno spazio dedicato sul tetto o su un balcone. Questi modelli si differenziano per la notevole silenziosità e per i prezzi piuttosto contenuti. Per chi deve raffreddare più locali o ambienti di dimensioni superiori alla media è possibile installare modelli multi-split, dove una singola unità esterna è in grado di gestire sino a tre/cinque split interni.
A livello domestico è facile imbattersi in modelli portatili, unità piuttosto silenziose e connesse tra loro tramite un tubo flessibile che può essere facilmente posizionato tra i battenti della finestra o portafinestra. In alternativa, per chi desidera un dispositivo che può essere collocato di volta in volta nell’ambiente prescelto, o addirittura spostato di abitazione in abitazione, sono presenti in commercio i sistemi portatili “monoblocco”, dove il comparto frigorifero, il compressore e la sezione dedicata alla ventilazione sono integrati in un solo apparecchio. All’evidente vantaggio relativo alla possibilità di trasportare il condizionatore, si contrappone una marcata rumorosità e la limitata potenza refrigerante, rispetto ai modelli fissi.
Per chi desidera un dispositivo compatto, che non richieda opere murarie complesse, soprattutto nel caso di edifici storici o con vincoli particolari, sono stati perfezionati modelli split monoblocco, che sfruttano un solo elemento da fissare a parete e richiedono un foro d’uscita per l’espulsione dell’aria calda. Si tratta di un buon compromesso, tra la rumorosità di un modello portatile e la potenza di un sistema fisso.