A Solarexpo 2014, Proxhima espone le proprie soluzioni di storage energetico, dispositivi pensati per un ampio campo di impiego.
Come precisato dal CEO Angelo D’Anzi, presente all’evento, le unità di accumulo VR25-C6 si basano su moduli realizzati con la tecnologia di flusso al vanadio (vanadium redox flow battery).
Questo consente di caricare e scaricare il dispositivo fino a una potenza massima di 4 kW, per una capacità di 25 kWh. Il sistema BMS integrato permette di gestire e monitorare in via remota l’accumulatore, per un accesso completo alle informazioni relative ai parametri principali di funzionamento.
In virtù delle buone specifiche della piattaforma, le batterie Proxhima sono indicate per l’integrazione con impianti fotovoltaici ed eolici e possono entrare a far parte di una rete intelligente di tipo smart grid o micro grid.
Alla base del progetto, la volontà di creare un prodotto capace di massimizzare la densità di potenza disponibile e, proprio per questo, le batterie possono operare in modalità multi-stage. In queste condizioni, i singoli accumulatori operano come blocchi funzionali di una struttura più estesa e modulare. La batteria primaria più fornire sino a 4 kW, ma se il carico richiede una potenza superiore, possono essere attivati i moduli concatenati successivi, per aggiungere maggiore capacità e fornire maggiore energia. In questa configurazione, ogni batteria può essere controllata via BMS e la piattaforma risulta meno sensibile al processo di scaricamento, soprattutto in assenza di carico o di carichi ridotti.
Tra i pregi della piattaforma, la capacità di sopportare sino a 15mila cicli di carica, un’efficienza comunque superiore all’80%, oltre alla capacità di operare entro un range di temperature tra i -20°C e i +50°C.