Bike Intermodal è un progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea, nell’ambito del 7° Programma Quadro (FP7), che unisce partner provenienti sia dal pubblico che dal privato sia istituti di ricerca. Questo progetto rientra nei piani inclusi nel programma Horizon 2020 lanciato il 1° gennaio dall’Unione Europea.
Nel corso dei prossimi sette anni verranno investiti quasi 80 miliardi di Euro in progetti di ricerca e innovazione a supporto della competitività europea e per ampliare le frontiere della conoscenza umana.
In quest’ottica, Bike Intermodal ha permesso di mettere a punto un prototipo di bicicletta pieghevole, che pesa solo 7,5 Kg e può essere riposta in un contenitore di appena 50x40x15 cm, per una maggiore facilità di spostamento e trasporto. Le singole parti sono riciclabili al 100% e garantiscono un ciclo di vita ecologico.
Questa “bicicletta intermodale” include un telaio pretensionato che si apre e si chiude come il carrello di atterraggio di un aereo, realizzato in alluminio pressofuso o magnesio e cavi nautici. La start-up sta anche valutando la possibilità futura di utilizzare grafene per rinsaldare e alleggerire ulteriormente la struttura. Un motore progettato ad hoc da Maxon Motor potenzia la mobilità senza aggiungere pesi eccessivi. Anche con il motore, la bicicletta pesa circa la metà di un modello pieghevole paragonabile ma senza tecnologia power-assist e occupa circa un quinto dello spazio.
Peso e dimensioni della bici sono stati ottimizzati grazie a studi sul campo ideati dall’Università di Firenze e realizzati dai partner ATAF e LPP, aziende di trasporti pubblici nelle città di Firenze (Italia) e Ljubljana (SIovenia). Tali studi, basati su questionari e test con modelli pieghevoli competitivi e condotti su un campione di lavoratori, pendolari giornalieri a vario titolo e studenti, hanno contribuito a comprendere quali fossero gli elementi necessari per massimizzare la facilità di utilizzo del prototipo.
Secondo le stime, quando il prototipo sarà ultimato e ottimizzato, la bicicletta costerà 800,00 Euro, nella versione senza motore e 1.300,00 Euro per il modello con motore. Il costo del modello base, con la versione a scatto fisso, potrebbe scendere a 500,00 Euro.
Michael Jennings, portavoce del Commissario Europeo per la ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn, ha dichiarato: “Bike Intermodal è uno di quei progetti innovativi che bisognerebbe vedere più spesso in Europa, perché aiuta a migliorare la qualità della vita e la competitività economica europea. Uno degli obiettivi principali di Horizon 2020, il nuovo programma di finanziamento per la ricerca e l’innovazione, è quello di portare grandi idee come questa dal laboratorio al mercato. Quante più aziende innovative ci sono, quanto meglio sarà per l’economia europea.”
Secondo Alessandro Belli di Tecnologie Urbane, fra i partner principali del progetto e fondatore della start-up nata da questa idea, “Con Bike Intermodal, abbiamo coniugato le migliori pratiche a livello di design, produzione e assemblaggio e abbiamo impiegato i materiali più innovativi per creare una supercompatta, leggera e accattivante, che risponde perfettamente alle esigenze della vita urbana. Siamo speranzosi che il prodotto sarà apprezzato non solo dei patiti della bici, ma incoraggerà anche i riluttanti a montare in sella e sperimentare la libertà che il mezzo assicura.”
“Abbiamo puntato sulla massima robustezza del prodotto limitando il numero di componenti e utilizzando i materiali più resistenti e, al tempo stesso, più leggeri, come il magnesio. Ogni parte viene testata, tracciata e può essere riciclata. Il processo si focalizza su controllo qualità, tracciabilità del ciclo di vita del prodotto e attenzione per l’ambiente”, sottolinea Belli.