Come sottolineato spesso dalle società di analisi e dai ricercatori, il comparto relativo ai sistemi di accumulo è pronto a decollare e si attendono, per i prossimi anni, sviluppi tecnologici e di mercato particolarmente importanti.
Ad oggi, tra le novità del panorama legate all’energy storage si affaccia la nuova batteria ibrida ASD, di progettazione tedesca. Si tratta di una piattaforma in grado di lavorare in modo autonomo, secondo uno schema operativo che punta sull’autoconsumo e non prevede una connessione diretta alla rete degli edifici.
Parliamo di una tecnologia che combina i vantaggi dei sistemi stand-alone e “grid-tie” e dovrebbe garantire un incremento dell’autoconsumo oltre l’80%, se paragonata alle attuali batterie agli ioni di litio.
Stiamo parlando di accumulatori ibridi che possono operare in sostituzione della rete elettrica, fornendo energia in modo indipendente.
È la batteria, grazie a una logica integrata, a richiedere energia dalla rete, solo quando la carica residuale risulta insufficiente alle richieste dell’edificio.
Il pregio principale di questa soluzione, come sottolinea Wolfram Walter, Amministratore Delegato di ASD, riguarda la possibilità di utilizzare la potenza generata in loco in modo diretto, senza l’ausilio della rete, il tutto in modo efficiente e conveniente per l’utente, con costi inferiori sino al 30% rispetto alle soluzioni convenzionali.