Nonostante il forte impulso dato dalle rinnovabili al panorama energetico mondiale, l’adozione delle fonti fossili, e in particolar modo del carbone, è ancora nettamente diffusa. A dirlo è il più recente studio “BP Statistical Review of World Energy“.
Nel 2013 il carbone si è posizionato al primo posto come materia prima adottata per il riscaldamento e la produzione di energia elettrica. L’apporto del carbone al mix energetico mondiale è del 30,1%, con una crescita del 3% nello scorso anno.
In termini di diffusione, il primo Paese al mondo a consumare grandi quantitativi di carbone è la Cina (67,5% dell’energia prodotta), seguita da USA e India.
Secondo lo studio, cresce inoltre dell’1,4% il consumo di gas naturale e rimane inalterato l’impiego del petrolio.
In un simile contesto, tuttavia, le rinnovabili raggiungono continuamente nuovi record di produzione energetica e costituiscono la fonte di energia che si sviluppa più rapidamente su base annua. Ad oggi, a livello globale, le rinnovabili pesano il 2,7% della produzione globale. In questo senso, USA ed Europa hanno guidato lo sviluppo dei sistemi di approvvigionamento green nell’ultimo decennio e vantano il 10% del mix energetico che include idroelettrico, eolico e fotovoltaico.