Il Consiglio di Amministrazione di Enel ha individuato nelle partecipazioni in Slovacchia e Romania possibili asset da vendere per il rafforzamento della struttura patrimoniale del gruppo.
Il piano industriale 2014-2018 prevede infatti dismissioni per complessivi 6 miliardi di Euro in ottica della riduzione dell’indebitamento finanziario. Attualmente tale riduzione è già stata effettuata per 1,6 miliardi di Euro e dalla cessione degli asset in Slovacchia e Romania si prevede di recuperare oltre i 4,4 miliardi di Euro rimanenti, consentendo perciò la necessaria flessbilità al piano industriale.
In particolare gli asset slovacchi in dismissione riguardano il 66% di Slovenske Elektrarne a.s. che è il principale operatore nazionale nel settore della generazione di energia elettrica con una quota di mercato prossima all’80%. Slovenske Elektrarne a.s. ha realizzato nel 2013 ricavi per 2.888 milioni di euro ed un Ebitda di 708 milioni di euro (dati consolidati).
Per la Romania il perimetro oggetto di cessione riguarda il 64,4% del capitale sociale di Enel Distributie Muntenia SA e di Enel Energie Muntenia SA, il 51% del capitale sociale di Enel Distributie Banat SA, di Enel Distributie Dobrogea SA e di Enel Energie SA, nonché il 100% del capitale sociale della società di servizi Enel Romania Srl. Le società sopra indicate gestiscono una rete elettrica di circa 91.000 chilometri nelle regioni di rispettiva competenza, dove distribuiscono circa 14 TWh all’anno. Le medesime società hanno realizzato nel 2013 ricavi per 1.118 milioni di euro ed un Ebitda di 289 milioni di euro (dati consolidati).