Il 3 novembre si è tenuto il RIDay2014, il primo evento nazionale dedicato alla riqualificazione energetica come motore dello sviluppo economico ed elemento strategico per la salvaguardia dell’ambiente.
Tra i temi caldi emersi dal dibattito, la semplificazione della normativa vigente, l’informazione ai cittadini e il supporto al settore edilizio come volano per la ripresa economica e occupazionale.
L’iniziativa è stata promossa da Renovate Europe e organizzata da Rete Irene e mira a sensibilizzare istituzioni e cittadini dei 28 Paesi dell’Unione Europea sui temi della riqualificazione energetica.
La cosiddetta “Deep Renovation” è una importante risorsa per far ripartire l’economia: solo nella regione Lombardia vale potenzialmente 50 miliardi di Euro. Ecco perché è essenziale investire in informazione per i cittadini, per far conoscere quale sia il ritorno in termini di risparmio per tutte le famiglie.
In aggiunta, secondo gli addetti ai lavori sarebbe opportuno modificare l’IMU in senso progressivo, in favore di chi applica interventi di efficientamento energetico, ed eliminare tassa occupazione suolo pubblico, per favorire gli interventi di riqualificazione. Sul fronte dell’erogazione del credito, da una parte si auspica la trasformazione dei condomini in soggetti giuridici, in modo da offrire una maggiore chiarezza e certezza, a chi deve aprire linee di finanziamento.
Rimane poi essenziale l’intervento delle istituzioni a livello centrale, per una vera semplificazione della normativa, in particolare quella relativa al cosiddetto Conto Termico, il decreto che disciplina l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Se si considerano anche gli incentivi per le ristrutturazioni edilizie, gli investimenti complessivi delle famiglie italiane dal 1998 a oggi sono stati di 190 miliardi. Se tutti questi investimenti che le famiglie hanno fatto fossero stati dedicati all’efficienza energetica, oggi avremmo già superato l’obiettivo di riduzione dei consumi fissato per il 2020. E invece continuiamo ad assistere a interventi di manutenzione degli edifici fatti con pratiche obsolete, senza alcun riguardo per l’efficienza e per l’ambiente, e per giunta incentivati dallo Stato al 50%”. In questo senso, un ruolo essenziale dovrebbe giocarlo soprattutto la pubblica amministrazione. Uffici pubblici, biblioteche, palestre e centri sportivi, persino municipi: per la gran parte si tratta di edifici vetusti, che spesso non rispondo alla normativa vigente. Basti pensare ai soli edifici scolastici: oggi, solo una scuola su 50 è in classe A, mentre una su due è in classe G (la peggiore).
La Regione Lombardia si sta già muovendo nella giusta direzione: come sottolineato dall’Assessore Terzi, la regione ha infatti stanziato 50 milioni di euro per interventi di riqualificazione di edifici pubblici, in modo da consentire ai Comuni di (quelli più grandi, ma anche i più piccoli) di ammodernare il costruito.
Renovate Europe è una campagna promossa da ben 31 sostenitori, tra associazioni non governative, Enti Locali, sindacati e gruppi di esperti. Scopo di Renovate Europe è quello di arrivare ad abbattere dell’80% il consumo energetico degli edifici (rispetto ai livelli del 2010) entro il 2050, attraverso una serie di interventi legislativi e programmi di riqualificazione del patrimonio immobiliare del vecchio continente.
“In questo periodo di crisi economica, la riqualificazione energetica integrata è un importante volano per la ripresa per un settore come quello dell’edilizia, e quindi per il sistema Italia – spiega Manuel Castoldi, presidente di Rete IRENE – Inoltre, offre ai cittadini importanti benefici sia in termini economici sia sotto il profilo del comfort e del benessere abitativo, contribuendo nel contempo alla salvaguardia dell’ambiente e alla riduzione del consumo energetico”.
“Crediamo che la riqualificazione energetica sia una importante opportunità per l’Italia, perché da sempre l’edilizia è stato un settore centrale in funzione dello sviluppo economico – spiega Pierfrancesco Maran, Assessore all’Ambiente del Comune di Milano – La ripresa può davvero ricominciare, o cominciare, da questo comparto, che unisce due tematiche fondamentali: il fare impresa con i temi ambientali. Quel che occorre davvero oggi è superare intralci sia amministrativi che, soprattutto, finanziari, per creare le condizioni migliori per far ripartire gli investimenti”.