Per garantire uno sviluppo omogeneo e lineare delle soluzioni che verranno integrate nelle città intelligenti, sono nati numerosi eventi di settore, pensati per orientare e concentrare gli sforzi per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo.
In questo senso, la Smart City Exhibition è la manifestazione europea di riferimento in materia di innovazione nelle città e nelle comunità intelligenti. A ottobre, ricercatori, makers, politici, imprenditori e cittadini, si sono incontrati a Bologna per valorizzare le esperienze del nostro Paese e identificando dei modelli di successo internazionali replicabili anche in Italia.
La terza edizione dell’Exhibition ha permesso l’analisi di tutti quei progetti virtuosi che in questi anni le singole città hanno promosso, incrociando le riflessioni su due direttrici opposte ma complementari: da un lato la governance centrale e dall’altro le iniziative nate dal basso, convinti che il rinnovamento urbano passi anche dalla cooperazione tra più soggetti, dalla collaborazione tra cittadini, dall’utilizzo intelligente delle tecnologie.
Secondo Carlo Mochi Sismondi, Amministratore Delegato di Smart City Exhibition e Presidente di Forum PA: “Stanno per arrivare dalla programmazione europea (2014-2020) circa 70 miliardi di euro, di cui il 5% sarà dedicato alle politiche di programmazione urbana. Una grande opportunità che, insieme al PON Metro con 1 miliardo di euro, potrebbe rimettere in moto la corsa all’innovazione. Smart City Exhibition vuole essere il laboratorio dove disegnare la città del futuro e Bologna, con la sua tradizione d’innovazione all’insegna della partecipazione e della politica attiva da parte dei cittadini, rappresenta il luogo ideale da dove far ripartire il dialogo tra politica, imprese e cittadini”.
In questo contesto sono stati presentati oltre 200 progetti, focalizzati su tecnologie intelligenti, prototipi pre-commerciali di soluzioni applicabili a diversi ambiti (health, risparmio energetico, disabilità, mobilità sostenibile ecc.) e progetti tesi a migliorare la qualità della vita delle donne nell’ambito urbano. Si è parlato anche delle tematiche che rendono veramente “Smart” una città. Tra i temi caldi ‘Lavoro ed impresa’, con al centro i makers e “nuovi artigiani digitali”, la sharing society e i ‘territori collaborativi’, gli open data e l’utilizzo sociale, la mobilità e ancora i temi della sicurezza, del turismo, della sanità; l’agenda digitale, le politiche di genere, le nuove periferie, le infrastrutture, ma anche la cultura e la storia dei luoghi, con particolare attenzione alle città metropolitane e all’area del Mediterraneo.
Tra le realtà esistenti, a livello internazionale, lo Smart Cities Council (SCC) è un organismo che offre consulenza agli enti locali per i programmi di miglioramento dell’efficienza e della qualità della vita, utilizzando tecnologie e soluzioni innovative.
L’SCC immagina un mondo in cui la tecnologia digitale e il design intelligente vengano sfruttati per creare città intelligenti, sostenibili, con uno stile di vita e posti di lavoro di alta qualità, promuovendo vivibilità, capacità lavorativa e sostenibilità.
Di fatto, lo sviluppo delle città intelligenti è attualmente in corso, i principali partner del mondo dell’energia e dell’ICT stanno sviluppando standard e formulando i criteri applicativi comuni.