Austep progetta e realizza impianti a Biogas e Biometano, ma anche strutture di depurazione e trattamento acque, e ha sviluppato, negli anni, una forte competenza nel trattamento della frazione umida dei rifiuti solidi urbani.
In questo contesto, il mercato statunitense e alcuni suoi territori, nello specifico l’area di Charlotte, producono quantità di rifiuti organici particolarmente interessanti. Ed è proprio dagli scarti alimentari che verrà prodotta l’energia elettrica utile per alimentare 3.000 case del comune di Charlotte, nel Nord Carolina.
Il progetto è stato sviluppato a novembre dello scorso anno, grazie anche alla collaborazione con BlueSphere, società internazionale – partner di Austep – che sviluppa e gestisce progetti destinati alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
L’impianto Biogas alimentato da FORSU, avrà una potenza di 5,2 MW e prevede una gestione di 117.932 tonnellate di rifiuti all’anno. Considerando la portata degli scarti è stato necessario valutare la fase di pretrattamento prevendendo l’impiego di no. 4 TORNADO – biospremitrice sviluppata da Austep – come parti integranti dell’impianto. L’inizio dei lavori è partito il 23 marzo.
“Buccia di banana. E’ questo, in sostanza, l’esempio più tipico di ciò che viene definito rifiuto organico. Un impianto biogas alimentato da rifiuti (FORSU) e da scarti alimentari è in grado di produrre energia elettrica e termica; quello che normalmente avviene in 6 mesi, noi lo concentriamo in 30 giorni” commenta Alessandro Massone, CEO di Austep “Mi spiego: i rifiuti o gli scarti alimentari vengono depositati all’interno della TORNADO che fa quello che fa un tornado, crea un vortice che separa il materiale leggero dato dalle plastiche dalla componente organica più pesante che viene prima ripulito ulteriormente dalle sabbie e sassi e poi inviato nei digestori per produrre biogas da digestione anaerobica. In pratica – prosegue Massone – invece di scaricare i rifiuti in una discarica, inizia un processo di fermentazione naturale che trasformerà i rifiuti in materiale organico il cui residuo potrà essere utilizzato anche come fertilizzante. Nello specifico – conclude Massone – l’impianto nasce con l’obiettivo di produrre energia elettrica per le 3.000 case del comune di Charlotte. Un progetto apparentemente ambizioso, ma realizzabile concretamente. Il mercato americano ha dimostrato di saper riconoscere l’importanza e il valore del progetto, confermando particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e Austep è parte attiva di questo progetto.”