Capstone Turbine Corporation, insieme al distributore ufficiale IBT Group, azienda specializzata in soluzioni per il risparmio energetico, lancia anche in Italia il nuovo marchio antifrode.
Si tratta di una iniziativa pensata per contrastare la diffusione nel mercato di offerte non ufficiali, prevedenti, tuttavia, l’utilizzo di tecnologia coperta da diritti di proprietà intellettuale.
Questo lancio proteggerà il marchio e i rivenditori ufficiali della innovativa tecnologia ad alta efficienza per mettere la clientela al riparo da offerte illegittime prodotte da reseller non autorizzati.
All’indomani della Global Distributor Conference annuale di Capstone, conclusasi il 22 luglio scorso a Los Angeles, la società californiana, dal 2001 presente in Italia grazie al suo distributore IBT Group, ha reso nota, a livello mondiale, la sua nuova strategia volta a rafforzare il network di distributori ufficiali grazie, innanzitutto, ad un nuovo marchio che individuerà i rivenditori autorizzati, disincentivando iniziative commerciali illecite da parte di reseller non accreditati presso Capstone o presso i suoi distributori ufficiali. A seguito della difficile congiuntura economica che interessa, in particolare, alcuni paesi dell’Eurozona, Capstone si era, infatti, resa conto che non è solo il valore della manifattura di qualità a essere messa a rischio oggi da pratiche di concorrenza sleale, ma anche le comprovate capacità tecniche dei nostri migliori tecnici specializzati, un fenomeno che sta colpendo in particolare anche il settore della cogenerazione, che vede il moltiplicarsi di azioni commerciali illecite, danneggiando, esattamente come il fenomeno della contraffazione, la condotta di chi opera secondo le regole e con un alti costi di investimento in formazione di capitale umano. Tra le azioni dannose più comuni, per esempio, la presentazione di progetti copiati da precedenti studi di fattibilità senza la necessaria analisi delle variabili legate a un caso concreto.
L’Ing. Ilario Vigani, Presidente di IBT Group, distributore ufficiale di Capstone in Italia e colui che ha introdotto le famose turbine senza olio nel nostro Paese, così si è espresso rispetto all’iniziativa assunta da Capstone Turbine Corporation: “Mi ritengo molto soddisfatto da questa nuova direzione strategica imboccata da Capstone. In qualità di system integrator e sviluppatori di nuove applicazioni energetiche con le turbine oil free, riteniamo fondamentale proteggere il nostro capitale umano che conta su anni di formazione professionale e centinaia di referenze. L’eccellenza del brand Capstone si manifesta, oltre che nelle performance delle sue macchine, anche nella straordinaria abilità dei nostri tecnici e ingegneri ed è fondamentale proteggere questa expertise per poter continuare a crescere insieme. Subiamo gravi danni economici ogni anno a causa di pratiche di concorrenza sleale, spesso messe in opera da sub dealer che dicono di operare per nostro conto, lesive anche della brand awareness di Capstone”.
La tecnologia con turbina a gas oil-free, grazie a un brevetto di derivazione aerospaziale ottenuto alla fine degli anni ’90, che consente alle macchine di operare senza liquidi lubrificanti al loro interno con un principio di funzionamento simile a quello di un jet aeronautico, è oggi leader consolidata nel mercato nella creazione di sistemi di autoproduzione energetica in alcuni specifici settori ove le caratteristiche uniche delle turbine – in primis i fumi pulitissimi e la capacità di modulare – fanno si che sia il miglior investimento con performance garantite tra le tecnologie presenti sul mercato, contribuendo a far risparmiare almeno il 30% di energia primaria e migliaia di tonnellate di CO2. Questi impianti di cogenerazione, alimentati a gas, consentono, infatti, di risparmiare energia primaria ottenendo al tempo stesso vettore termico gratuito che può essere usato in assetto trigenerativo anche per produrre acqua fredda per l’impianto di condizionamento oppure vapore per i processi produttivi, per esempio, dell’industria alimentare.
La tecnologia Capstone, in Italia dal 2001 grazie a IBT Group che quest’anno festeggia il 15° anno di attività, conta al suo attivo nel nostro Paese ben 185 turbine installate per un totale di 100.000 tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera. IBT Group, specializzata in impianti energetici ad alta efficienza, in particolare per il settore food&beverage, conta di chiudere il 2015 con un fatturato di 11 milioni di euro, con un incremento del +25% rispetto all’anno precedente grazie alla crescita positiva del comparto cogenerazione in Italia, trainato dalle grandi aziende alimentari e operatori della logistica del freddo.
Attraverso questa campagna di sensibilizzazione nazionale, IBT Group desidera invitare i propri potenziali clienti a porre attenzione a tali rischi di “fake” e a richiedere sempre spiegazioni circa il ruolo effettivo di IBT Group a coloro che dovessero presentarsi come rappresentanti, agenti o collaboratori in loro nome.