Energetic Source inaugura, nel carcere di Bollate, il nuovo “Centro Servizi”, una piattaforma che sottintende un progetto di reinserimento lavorativo e sociale per i detenuti. Si tratta di una iniziativa nata in collaborazione con bee4, cooperativa già presente nell’istituto penitenziario, vedrà coinvolti i detenuti nelle attività di data entry, validazione documentale, fornitura di informazioni al cliente e inserimento delle autoletture.
Dopo un periodo di formazione e sperimentazione, avviato a marzo di quest’anno, il “Centro Servizi Energetic Source” – realizzato nell’area industriale del carcere grazie all’intervento di bee4 – vedrà lavorare davanti ai desk 13 uomini e 2 donne, che sono stati affiancati da alcuni dipendenti Energetic Source.
Carlo Bagnasco, CEO Energetic Source
Progetti come questo si sono sempre rivelati positivi, perché attribuiscono un ruolo di responsabilità al detenuto che si sente persona e non numero. L’obiettivo è quello di arrivare a 23 unità. Siamo certi che quest’esperienza favorirà nuove opportunità lavorative per coloro che lasceranno il carcere, grazie a un bagaglio di formazione e competenze in più.
Fabio Guzzi, Direttore Operations di Energetic Source
Funziona e ha un effetto positivo sulle figure aziendali coinvolte e in prospettiva può diventare un’integrazione tra i soggetti incaricati di tali servizi e l’azienda con sicure ripercussioni positive per Energetic Source.
Roberto Minerdo, Direttore Comunicazione e Public Affair di Energetic Source, rimarca l’importanza del progetto che ha ripercussioni positive interne ed esterne all’Azienda, e che fa parte delle azioni in atto che compongono la Corporate Social Responsability di Energetic Source, con certificazione finale a mezzo del Bilancio Sociale di Impresa.
Cosimo Maria Ferri, Sottosegretario alla Giustizia, ha particolarmente apprezzato l’iniziativa, sottolineandone l’importanza per il cammino di reinserimento e rieducazione dei detenuti. Le attività lavorative all’interno degli istituti di pena, infatti, permettono al detenuto di potersi sostenere economicamente, favorendo l’acquisizione di una maggiore consapevolezza delle proprie capacità in vista del loro reinserimento sociale e, al tempo stesso, concorrono ad aumentare la sicurezza delle carceri. In prospettiva, l’inserimento dei detenuti nel mondo del lavoro in modo continuativo genera un impatto molto importante sull’abbattimento del tasso di recidiva. Le iniziative di Governo e Parlamento si muovono nella direzione di una nuova concezione di detenzione, basata su percorsi finalizzati a creare un canale di collegamento tra carcere, mondo esterno e società civile. E’ dunque importante stimolare le imprese ad utilizzare la manodopera dei detenuti, incentivando una maggiore specializzazione e valorizzando il percorso di crescita intrapreso durante la detenzione. Un detenuto che lavora è una risorsa per sé stesso e per la comunità.
Anche Massimo Parisi, Direttore della II Casa di Reclusione Milano Bollate
L’iniziativa di Energetic Source e di Bee4 s’inserisce perfettamente nella progettualità dell’Istituto fondato sulla responsabilizzazione dei detenuti esteso alla loro inclusione sociale. Attraverso il lavoro si dà l’opportunità concreta alle persone detenute di avere la giusta dignità, di sostenere le proprie famiglie, soprattutto, di acquisire competenze utili per il loro futuro. Al contempo si possono creare le giuste condizioni per evitare la recidiva nei reati e migliorare la sicurezza sociale Per tutti questi motivi va il mio sincero grazie ad Energetic Source e a Bee4 che
hanno creduto nella sfida.