ANACI, in collaborazione con il Comune di Milano, ha presentato una serie di servizi condivisibili tra gli inquilini di uno stesso condominio, per un “welfare a chilometro zero”.
L’idea è quella di fornire servizi basilari come per esempio badante, colf e babysitter, in modo diretto, con una presenza a domicilio per chi ne ha più bisogno.
Claudio Bianchini, Presidente di ANACI Lombardia
L’amministratore oggi non è solo il rappresentante legale, ma deve essere un consulente capace di mettere in primo piano le necessità dei singoli condòmini, supportandoli con la competenza e con i mezzi a disposizione. Visto il sempre maggior numero di anziani soli, è priorità di ogni nostro associato pensare al condominio come una comunità dove spazi e servizi possano essere condivisi.
La proposta di ANACI è semplice e chiara: figure specializzate come appunto la badante, la babysitter, la colf, l’educatore, l’animatore, l’operatore socio sanitario, l’infermiera o il fisioterapista potranno essere assunte a contratto, come lo sono da tempo il portinaio o il giardiniere. Il condominio è, quindi, sempre più inteso come una comunità di servizi condivisi con l’obiettivo di alzare l’asticella sul benessere e sulla qualità della vita delle persone. Con il vantaggio di pagamenti parcellizzati in base all’uso, spese contrattuali condivise e forme di assistenza comune.
Un modello di condivisione dei servizi per la cura e per il benessere che l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano sta sperimentando dal mese di luglio del 2015 in alcuni stabili di edilizia pubblica e che ora vuole estendere, accordo con Anaci, per diffondere capillarmente molteplici forme di assistenza che possono essere fornite a famiglie e anziani: dalla spesa, all’accudimento dei bambini alla compagnia in casa, fino a momenti di ricreazione e socializzazione condivisi che è possibile organizzare negli spazi comuni. Cosa che interessa un numero sempre più cospicuo di milanesi, che, all’ultimo censimento del 2011, vede gli anziani dai 65 anni in poi, rappresentare un terzo della popolazione residente.
L’accordo, stipulato nell’ambito del progetto Welfare di tutti, cofinanziato da Fondazione Cariplo sul bando Welfare in azione, prevede infatti che, nei prossimi mesi, gli operatori del Sistema dei Servizi Domiciliari del capoluogo lombardo e gli amministratori di condominio coinvolti nelle azioni progettuali, anche durante le assemblee di condominio, con i cittadini sulle modalità e sui vantaggi dei servizi di welfare condominiale, erogati individualmente o in forma condivisa.