Qundis è tra i player di riferimento per quanto riguarda le piattaforme per la misurazione dei consumi, a MCE ne parliamo con l’Head of Sales International, Michael Mehne.
L’azienda vanta una storia lunga oltre trent’anni e sviluppa le proprie soluzioni in-house per garantire conformità e alta qualità agli installatori e agli utenti finali. La gamma di prodotti Qundis è, oggi, presente in oltre 30 Paesi, con installazioni in 6 milioni di appartamenti nel mondo. Si tratta di una realtà solida e strutturata, in fase di forte crescita, che vanta nel mercato tedesco una significativa presenza e annovera tra i propri clienti numerose realtà professionali e aziende attive nel settore residenziale e dei sistemi di metering.
Come ci conferma Michael Mehne, la società ha messo a frutto il vasto know-how e l’esperienza di Qvedis e Kundo SystemTechnik, che si sono fuse a formare una sola realtà nel 2009. Qundis conta più di 300 dipendenti ed è rientrata, nel 2014, nelle “Top-Innovator” tra le migliori piccole e medie imprese tedesche.
Il fulcro dell’attività è oggi, più che in passato, legato ai processi di raccolta e trasferimento e inoltro dei dati di misurazione, il tutto basato su standard aperti e non vincolanti per gli acquirenti.
L’obiettivo finale è quello di favorire il risparmio di energia e un corretto utilizzo e controllo, portando le piattaforme clienti verso un energy saving che può arrivare al 30%, sia in termini di costi energetici, sia di riscaldamento. In questo contesto, le piattaforme Qundis si differenziano da molte soluzioni concorrenti per la semplicità di integrazione e gestione, sia nel caso di piccole e medie residenze, sia nei contesti, spesso più complessi, dei comprensori condominiali.
Come abbiamo potuto osservare, il sistema è particolarmente dettagliato ed è in grado di riconoscere un’ampia tipologia di impianti, sistemi di riscaldamento a pavimento, radiatori di diversa foggia e materiale, oltre a sistemi centralizzati, con tubazioni a schema orizzontale o verticale.
L’architettura adottata consente di informare costantemente, in modo chiaro, affittuario e proprietario, con una granularità molto elevata e un dettaglio puntuale per ciascuna stanza controllata dal sistema. Per gli amministratori di condominio, ciò significa avere un riscontro periodico di uno o più edifici, un dettaglio che velocizza il check-up delle strutture e consente di anticipare possibili problemi manutentivi. Non solo, in termini assoluti, un simile approccio ha come risultato finale l’aumento della consapevolezza ambientale e dei costi per tutte le parti interessate.
Come ci conferma Michael Mehne, l’attenzione alle tematiche green e al rispamrio energetico è sempre maggiore, a tutti i livelli. Ciò ha permesso all’azienda di crescere in modo organico, raggiungendo i 70 milioni di Euro di fatturato annuo e una crescita del 10% anno su anno.
Nel complesso, i ripartitori con calorimetro incorporato consentono un’acquisizione continua e puntuale, oltre a una trasmissione del flusso dati verso il cloud, grazie a uno o più gateway integrati nel sistema. La centrale cloud è orchestrata attraverso infrastrutture IBM nella sede di Francoforte, garanzia di sicurezza del dato e di rispetto delle normative europee sull’accesso agli asset.
Ogni nodo centrale può gestire oltre 500 device, per un totale di più di 16mila punti di misurazione. In questo contesto il mercato di riferimento è quello residenziale e, per semplificare le attività di gestione e manutenzione Qundis garantisce un’operatività dei diversi punti senza l’ausilio di cavi di alcun genere, grazie a batterie con durata sino a 10 anni.