Renovo ha annunciato la definizione di un progetto per lo sviluppo di una filiera di produzione di biometano tramite FORSU e sottoprodotti agricoli, per promuovere la mobilità sostenibile.
Durante la presentazione, il Presidente di Renovo SpA, Stefano Arvati, si è confrontato con il mondo della GreenEconomy, nel corso della tavola rotonda Forum Mobilità Sostenibile: le aziende e le esperienze.
L’obiettivo del progetto è la costruzione di 5 impianti per la produzione di biometano dalla digestione anaerobica della FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) dei comuni limitrofi e dei sottoprodotti agricoli locali. Lo sviluppo di questa filiera consentirebbe una potenziale produzione annua di biometano pari a circa 20 milioni mc, destinati ai mezzi di trasporto privato e pubblico. In aggiunta, circa 100.000 tonnellate di biofertilizzante potranno essere riutilizzate localmente come compost organico, completando la filiera e concretizzando un perfetto esempio di economia circolare.
Stefano Arvati
Gli accordi per la lotta ai cambiamenti climatici ci impongono in modo sempre più stringente di abbandonare i carburanti fossili.
Anche per questo abbiamo voluto ancora una volta pensare a un processo che tenga il territorio al centro di una nuova mobilità sostenibile basata sul biometano e che possa incidere sulla gestione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, ribaltandone la stessa percezione: da costo a opportunità di sviluppo economico.
Stiamo stringendo accordi con molte Società di gestione dei rifiuti per il conferimento della FORSU, il cui smaltimento attualmente rappresenta una delle principali voci di spesa per i Comuni: con il nostro progetto saremo in grado di offrire alle Società di gestione una riduzione della tariffa di conferimento della FORSU e a beneficiarne potranno essere gli stessi cittadini con una riduzione della tassa sui rifiuti.