Giancarlo Soro, Country General Manager di Lexmark Italia, mette a fuoco le opportunità e i vantaggi di un fenomeno emergente, quello della circular economy.
Offrire valore ai propri clienti è essenziale. Ma il valore assume forme diverse. Al di là del valore a breve termine derivante dall’aggiudicarsi un contratto, è quello a lungo termine che ci permette di trattenere i clienti. E questo significa anticipare gli sviluppi futuri di aziende e clienti.
Oggi la circular economy sta emergendo come nuova fonte di valore. È un termine per un’economia che si adopera con l’obiettivo di ridurre la quantità di scarti e di emissioni. La diminuzione delle emissioni di diossido di carbonio è solo uno dei vantaggi legati a un approccio circolare. Assicura risparmi di risorse e finanziari, e molti altri vantaggi per l’ambiente e l’economia.
Alla luce di questi benefici, sono sempre più numerose le aziende che lavorano per integrare un approccio circolare nelle loro strategie e prodotti. Lexmark è sempre stata in prima linea nello sviluppo sostenibile e mira a garantire non solo il raggiungimento degli standard ambientali più recenti, ma ispira altre aziende a mettere a punto queste strategie per realizzare nuovi flussi di fatturato circolare e distinguersi sul mercato.
Per favorire questi obiettivi e promuovere progetti di sostenibilità innovativi, Lexmark ha siglato una partnership con Ellen MacArthur Foundation e sta lavorando per sviluppare soluzioni volte al riutilizzo delle materie prime. Ogni cartuccia Lexmark, per esempio, viene testata in fase di produzione per garantirne la qualità ottimale, generando così migliaia di pagine ogni anno. Invece di riciclare queste pagine di test, l’azienda si avvale di un processo per convertirle in imballaggi in polpa di carta modellata. Questo materiale utilizzato per il packaging, non solo fornisce massima protezione alle cartucce nelle spedizioni, ma può essere a sua volta riciclato. Lexmark ha iniziato a utilizzarlo nel 2013 e nel 2015 è stata in grado di risparmiare l’equivalente di oltre 14.500 alberi.
Lexmark ha da sempre cercato di far evolvere il proprio business con una gamma di soluzioni hardware e software, e ridurre l’impatto ambientale è un aspetto fondamentale di questo percorso. Dall’analisi del ciclo di vita dei dispositivi fino all’iniziativa di ridurre lo spreco di carta promuovendo il riciclo, il nostro credo rimane: “stampa meno, risparmia di più”.
Attraverso la nostra iniziativa di CSR legata alla raccolta e al riciclo delle cartucce: LCCP – Lexmark Cartridge Collection Program, recuperiamo milioni di cartucce esauste ogni anno che vengono riutilizzate o riciclate. Questo significa anche produrre cartucce e stampanti con materiali riciclati senza comprometterne la qualità. Per esempio, il 91 percento delle cartucce Lexmark contiene materiale riciclato. Entro il 2018 il nostro obiettivo è di riutilizzare il 50 percento di materie prime delle cartucce, dato che oggi si attesta al 36 percento. La politica legata al riutilizzo dei materiali a fine vita in realtà ne prolunga la durata e riduce la necessità di fornire alla produzione nuove materie prime.
Oggi che la circular economy viene sempre più compresa e dibattuta, le organizzazioni hanno la possibilità di rivalutare i loro modelli di business e ridurre l’impatto ambientale delle loro attività. Passare alla circular economy richiede che le imprese indirizzino le motivazioni che stanno dietro allo spreco delle risorse. Gli sforzi dei consumatori e dei policy-maker non sono sufficienti per raggiungere questi obiettivi. Sono necessari modelli di business innovativi e nuove tecnologie. Ma, soprattutto, richiedono molto lavoro e la volontà di adottare un nuovo approccio al business.