Vestas rende noti i risultati di esercizio 2016, un periodo particolarmente proficuo per la società, che ha registrato un anno record.
Il fatturato registrato nel 2016 ammonta a 10,2 miliardi di euro. Il margine ante oneri finanziari è stato del 13,9%, gli investimenti netti totali pari a 617 milioni di euro e il free cash flow ammonta a 1.564 milioni EUR – in linea con le aspettative di gettito di 10,0-10,5 miliardi EUR. Il margine operativo lordo aumenta del 13-14%, investimenti netti totali approssimativamente pari a 600 milioni EUR e flusso di cassa operativo di 1.500-1.600 milioni EUR.
Il livello di attività e gli utili del periodo sono stati guidati dall’esecuzione stabile di un solido portfolio ordini di turbine eoliche e servizi.
La domanda di entrambi è stata in costante crescita durante l’anno, risultato di una solida esecuzione e di condizioni di mercato favorevoli. Gli ordini di turbine eoliche sono aumentati dagli 8.943 MW del 2015 ai 10.494 MW del 2016 e il valore della domanda di servizi registrata è aumentato da 1,8 miliardi EUR a 10,7 miliardi EUR. Per il 2017, Vestas si aspetta un incremento di fatturato stimato tra 9,25 miliardi EUR e 10,25 miliardi EUR, includendo le entrate derivanti dal settore dei servizi, che si prevede altrettanto in crescita.
Vestas si aspetta di raggiungere un risultato ante oneri finanziari del 12-14%, considerando una tendenza stabile per il margine operativo lordo dei servizi. L’ammontare degli investimenti totali è stimato in approssimativamente 350 milioni di euro, quanto al free cash flow si prevede un minimo di 700 milioni EUR nel 2017. In virtù della forte performance dell’anno appena conclusosi, il Consiglio di Amministrazione raccomanda all’Assemblea Generale Annuale un dividendo pari a 9,71 DKK per quota, rispetto alle 6,82 DKK dell’esercizio precedente, e un equivalente del 30% del profitto netto per l’anno da distribuirsi agli azionisti. Le entrate nette generate dalla vendita degli immobili della sede Vestas, notizia annunciata ieri, sarà distribuito agli azionisti attraverso un programma di buy-back del valore di 705 milioni DKK (approssimativamente 95 milioni EUR).