Rob Harwood, Director, Industry Marketing di ANSYS, mette in evidenza la correlazione tra efficienza energetica e opportunità strategica di business.
Storicamente, molte aziende si focalizzavano sulla riduzione degli sprechi, lo sviluppo di prodotti “green”, il riciclo e altre iniziative ambientali perché dovevano farlo. La sostenibilità è diventata una priorità istituzionale a causa di spinte esterne derivanti da regolamentazioni sempre più stringenti, riduzione dei costi operative richiesti dagli azionisti e preoccupazioni dei client legate all’impatto ambientale dei prodotti che stavano acquistando.
Oggi la sostenibilità ha assunto un ruolo molto più strategico nella maggior parte delle imprese. Secondo il Global CEO Survey condotto da McKinsey, gli executive oggi danno valore alla sostenibilità perché la vedono allineata agli obiettivi, la mission o i valori della propria azienda.
Riconoscono che può in effetti generare fatturato. L’energia sta al centro delle iniziative di corporate sustainability e, per sua natura, impatta tutti i settori industriali. Molta attenzione continua a essere posta sia sul modo in cui vengono realizzati i prodotti ad alta efficienza energetica che sui risultati di efficienza che poi dimostrano realmente quando sono impegati. Domande tradizionali quali “Come possiamo fare affinché i nostri prodotti consumino meno energia e i nostri clienti possano risparmiare denaro e come ridurre il numero di componenti e la quantità di materiale per aumentare i margini?” continuano a essere cruciali.
Oggi, tuttavia, i principali team di ingegneri di tutto il mondo devono andare oltre e chiedersi “Come possiamo reinventare i prodotti per differenziarci — e incrementare le vendite — grazie all’innovazione legata all’efficienza energetica?” La concorrenza incalza e i consumatori sono sempre più esigenti. È quindi evidente che continuare come si è fatto finora non è sufficiente per aumentare il fatturato. Miglioramenti incrementali da soli non saranno sufficienti per soddisfare né le necessità del mercato, né gli obiettivi di business. Solo una reale innovazione energetica porterà lo stravolgimento tecnologico necessario per cambiare le regole del gioco e assumere la leadership del mercato.
I team di product development stanno affrontando questa sfida in due modi. Da un lato stanno aggiungendo complessità ai prodotti esistenti, dall’altro stanno progettando nuovi prodotti che sostituiscono quelli tradizionali operando al di fuori di paradigmi e costrizioni ormai superati. In entrambi i casi gli ingegneri si trovano a fronteggiare lo stesso problema. Le variabili di design, le interdipendenze e il terreno di scambio inesplorato sono diventati notevolmente più complessi, mentre l’esperienza è molto limitata.
“Non lo abbiamo mai fatto prima d’ora” è la frase che si sente sempre più spesso dire da chi si occupa di innovazione. In questo ambiente di esplorazione e scoperta, la simulazione rappresenta un tool essenziale. Operando in un ambiente virtuale risk-free, gli sviluppatori possono rapidamente valutare diverse opzioni di progetto e prendere decisioni ottimali che abbinano miglioramenti energetici, costi ridotti e maggiori performance.