La decima edizione di EnergyMed raggiunge il traguardo dei ventimila visitatori e numerose occasioni per parlare di risparmio energetico e rilancio occupazionale.
Michele Macaluso, direttore di Anea e promotore di EnergyMed
Ventimila almeno le presenze, 200 aziende specializzate, quindici nazioni presenti, visitatori specializzati in crescita, tanti Ordini e Collegi presenti con una forte partecipazione di professionisti e tecnici e numerosissime le proposte innovative. È questo il primo bilancio della più importante iniziativa sull’energia al Sud dopo tre giorni di incontri, convegni, expo. Un’iniziativa che dopo dieci anni è ringiovanita e che ogni anno rappresenta un appuntamento importante per chi si occupa di innovazione, ambiente, vivibilità urbana. Soddisfatti ma già impegnati a lavorare per la prossima edizione perché ci accorgiamo ogni anno del ruolo importante che possiamo avere per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Ad EnergyMed è stato lanciato anche il progetto “Cunimi” (Completamento Unità Immobiliari Incompiute), che sarebbe di grande beneficio per il paese e farebbe rilanciare l’economia con soddisfazione per tutti.
Alberto Montanini, vicepresidente di Federcostruzioni e presidente di Federanima
In Italia ci sono 190mila unità immobiliari incompiute pressoché terminate ma inutilizzabili perché magari le società sono fallite sono scaduti i permessi di costruire. Si tratta di realtà che degradano il territorio e che consumano suolo.
Quattro i fattori vincenti: dal punto di vista industriale ci sarebbe un forte impulso a una filiera non delocalizzabile e quindi tutto il patrimonio anche occupazionale sarebbe italiano; economico per i maggiori oneri fiscali che introiterebbero i comuni; ambientale in quanto si interverrebbe su quanto già costruito e dunque si eviterebbe ulteriore consumo di suolo che oggi è una emergenza; infine lo scopo sociale per housing o rolling sociale quindi con un buon uso delle funzioni abitative.
Ing. Valentina D’Acunti di Assotermica
Un edificio incompiuto è spesso pressoché terminato che però ha il permesso di costruire scaduto e dunque si dovrebbe in teoria abbattere e ricostruire ma ovviamente diventa difficilmente realizzabile per l’anti economicità dell’operazione e rischia di essere abbandonato con il degrado ambientale e urbanistico conseguente. Questo nuovo progetto se accolto dagli enti pubblici può diventare la chiave di un nuovo sviluppo e di un nuovo importante risanamento delle nostre città.Luigi de Magistris, sindaco di Napoli
Dove c’è energia c’è creatività e c’è innovazione e oggi la grande sfida è questa e Napoli sta dando segnali forti per questo siamo sempre stati presenti a EnergyMed e ritengo che si debba puntare molto su mobilità sostenibile, igiene urbana per trasformare la città che prima di me era nota solo per i rifiuti e anche per il piano rifiuti zero che anche se con difficoltà stiamo portando avanti e dunque valorizzare tutte le necessità e le soluzioni innovative come le compostiere che ho visto qui, il porta a porta e lo stesso vale per gli investimenti per il solare sulle scuole. Bisogna puntare ai fondi europei perché purtroppo i bilanci comunali sono molto sofferenti in tutta Italia e poi bisogna invertire la rotta perché non è attraverso il carbone ma attraverso altro che si disegna un futuro migliore.