Il Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica (RAEE 2017) è stato presentato a Roma, per Rete IRENE si tratta di un passo avanti ma “ma bisogna fare di più”.
Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Virginio Trivella, ha partecipato all’evento.
Virginio Trivella
Ho potuto osservare con molta soddisfazione un cambio di passo nel modo di presentare le esigenze del Paese, anche in vista dell’approvazione della nuova Strategia Energetica Nazionale. Parallelamente alla tradizionale tendenza a sottolineare i successi già ottenuti nel miglioramento dell’efficienza e nel contenimento dei consumi, ho molto apprezzato la determinazione mostrata dal presidente di ENEA, Federico Testa, e dagli esponenti del Governo intervenuti, nel rimarcare ciò che ancora non funziona e che deve essere migliorato, proseguendo nel processo di miglioramento dei meccanismi di stimolo già avviato negli ultimi mesi.
Il riferimento è alle nuove detrazioni fiscali dedicate alla riqualificazione profonda degli edifici condominiali, introdotte per 5 anni dalla legge di bilancio per il 2017,
e al primo timido coinvolgimento delle banche nel sistema delle cessioni, limitato ai soli incapienti, aggiunto dalla recente Manovrina.
Si tratta di provvedimenti importanti, per i quali Rete IRENE si è battuta negli ultimi anni, consapevole che il vecchio ecobonus aveva mostrato i suoi limiti e non riusciva a promuovere gli interventi profondi e integrati che più sono necessari per abbattere drasticamente consumi ed emissioni e per trasformare, nel lungo periodo, il panorama edilizio del nostro Paese.
E infatti, contemporaneamente al RAEE è stato presentato l’aggiornamento del Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali del 65% che ancora una volta mostra che gli interventi sugli involucri opachi sono tra i meno realizzati (solo il 6% delle attività incentivate, addirittura in calo rispetto agli anni precedenti), nonostante il loro grande contributo ai risparmi conseguiti (27%).
Virginio Trivella
Sono numeri piccolissimi, soprattutto se rapportati all’enorme potenzialità di miglioramento che, se stimolata con strumenti adeguati, consentirebbe di attivare una quantità enorme di interventi, fornendo un contributo essenziale all’economia e all’ambiente.
… Siamo sulla buona strada, ma il sistema deve ancora essere perfezionato, per consentire un ampio coinvolgimento dei soggetti finanziari, alle migliori condizioni economiche. Gli incentivi devono orientare meglio le scelte dei cittadini, rendendo più attraenti e facili da realizzare quegli interventi che, oltre a migliorare le condizioni delle singole case e dei singoli cittadini, sono strategici per il sistema-Paese. È fondamentale che l’aggiornamento del decreto edifici, che è stato annunciato, non uccida il bambino nella culla ma, al contrario, coltivi e accompagni in modo intelligente e lungimirante una domanda che è ancora immatura e largamente inconsapevole.
Altri passi devono essere fatti, sia sul fronte legislativo, sia su quello della sensibilizzazione. Sul piano delle norme è stata confermato il flop, fin da subito previsto da Rete IRENE, della cessione delle detrazioni alle imprese introdotta l’anno scorso: solo alcune decine di condomini ne hanno fruito nel 2016, a dimostrazione che il meccanismo doppiamente limitato (solo per incapienti e solo verso i fornitori) non poteva funzionare e doveva essere profondamente innovato.
Sul piano della sensibilizzazione è interessante l’annuncio fatto dal presidente di ENEA e da quello del GSE, Francesco Sperandini, della messa in campo di una task
force in aiuto delle amministrazioni pubbliche di prossimità. Non è invece stato dato rilievo a una novità, importantissima per la corretta percezione di ciò che è
importante fare, contenuta nel Rapporto sulle detrazioni fiscali:
È stato finalmente aggiornato il valore della vita utile degli interventi di riqualificazione, che ora mostra in modo inequivocabile che quelli sugli involucri presentano il costo più basso, per ogni unità di energia risparmiata: il 40% rispetto a quello attribuibile alla sostituzione degli impianti. A conferma che ogni iniziativa di rinnovamento dovrebbe iniziare con la limitazione dei fabbisogni di energia e dovrebbe essere pensata in una logica di integrazione e pianificazione delle attività.
Rete IRENE parteciperà alla consultazione sulla nuova Strategia energetica nazionale, fornendo suggerimenti utili a rimuovere gli ostacoli che ancora oggi
inducono le persone a non agire in modo ottimale, o a non agire del tutto.