A MCE, Qundis incontra la stampa per tracciare l’andamento dell’azienda e inquadrare l’andamento di mercato, tra norme, ripartizione e contabilizzazione.
Per l’occasione sono intervenuti Antonello Guzzetti, Country Manager di Qundis in Italia, Axel Müller, Responsabile Vendite e Andrea Proietto, Technical Expert Italia.
Come precisa Guzzetti, la società mantiene salda la propria posizione tra i leader di settore, con un fatturato di 90 mln di euro, e un orientamento generale quale fornitore di prodotti OEM con capacità di supportare direttamente partner e installatori. Resta l’impronta tecnica tipica del marchio e la volontà di innovare il segmento di mercato, portando novità alle aziende conformemente ai trend generali.
Antonello Guzzetti, Country Manager di Qundis in Italia
Confermato anche il dato che vede il nostro Paese come una realtà ad alta attrattività per Qundis. In Italia il mercato non è ancora del tutto saturo di dispositivi (diversamente dalla Germania), ed è perciò ancora redditizio continuare a sostenere una politica di distribuzione dei prodotti, in affiancamento alle consuete attività di replacement e manutenzione.
Proprio queste due attività hanno permesso di abilitare una serie di operazioni ad alta redditività, indispensabili per gli installatori.
Resta forte la presenza di Qundis, sia in termini di brand awareness, sia in termini di competitività tecnologica. Questo grazie anche alla modernissima smart factory 4.0 di Erfurt (Germania), che abbiamo potuto visitare pochi mesi fa (leggi il reportage).
La fabbrica, priva di meccanismi di magazzinaggio, può produrre su richiesta elevati volumi. Per fare qualche esempio, possono essere assemblati fino a 27mila ripartitori ogni giorno (4 mln di ripartitori all’anno) e 250mila contatori di energia all’anno.
L’azienda è particolarmente attenta a leggere il mercato dei sistemi di ripartizione e contabilizzazione del mercato e periodicamente offre la propria visione. A MCE, il management intervenuto, in particolar modo il CM Guzzetti, ha sottolineato come in Italia il grosso dei lavori sia stato fatto nel 2016, con volumi di alcuni milioni di pezzi. A seguito della proroga accordata, il mercato ha subito un brusco rallentamento nel processo di adeguamento alla norma.
Dialogando con gli esperti Qundis, è apparsa evidente l’attenzione per queste tematiche e il parziale disorientamento da parte di una certa fetta di mercato. Per altri, invece, la proroga richiesta a gran voce era addirittura prevista, per via di numerosi dubbi riguardanti le tempistiche tecniche, i ritardi normativi e le effettive problematiche di natura pratica.
Come precisa il Country Manager, diventa fondamentale andare al di là delle singole opinioni e cercare di fare chiarezza, fissando alcuni punti importanti soprattutto per le imprese coinvolte e i cittadini interessati.
La geografia delle installazioni è variegata, probabilmente, come precisa Guzzetti, nelle grosse città si è forse raggiunta la saturazione, ma in altri ambienti c’è ancora molto da fare (con una quota quantificabile indicativamente al 30%).
Secondo l’interpretazione del manager, la norma è stata disattesa nonostante la proroga di giugno, mancano circa il 30% dei condomini da mettere in regola. Sono molte le realtà che faticano ad adeguarsi, anche per problemi di natura tecnica, o semplicemente per inerzia e burocrazia eccessiva (PA, enti pubblici, proprietari di seconde case).
Analizzando invece il mercato in chiave pratica, con l’ottica degli installatori, l’azienda ha precisato che anche in Italia si è innescato il mercato della manutenzione, anche se è stato precisato che solo i più strutturati tra i partner sono stati in grado di cogliere le opportunità che si sono presentate. Setup, replacement e configurazione su misura sono attività non banali; serve professionalità e verifiche costanti.
Per supportare il mercato, il team Qundis ha lavorato per offrire un portfolio end-to-end, una proposition completa per ogni necessità. A MCE sono stati messi in evidena specifici prodotti del listino, come per esempio i contatori di calore compatti Q heat 5, grazie ai quali è possibile rilevare il consumo di energia degli impianti di riscaldamento, di raffreddamento, solari e di produzione dell’acqua calda in maniera comoda e sicura.
Tra le novità di prodotto, anche il modulo Q module 5.5 heat per la lettura remota via radio dei contatori di calore, che incrementa notevolmente la portata delle onde radio all’interno di edifici standard e offre flessibilità durante la lettura del consumo del calore.
Qundis ha inoltre enfatizzato anche l’importanza della contabilizzazione dell’acqua, un argomento di cui si parla poco, per quanto il D.P.C.M. del 4 marzo 1996 imponga l’obbligo di installazione dei contatori di acqua in ogni appartamento per un maggior risparmio idrico e una ripartizione più corretta dei consumi. Proprio per questo ha mostrato in fiera i “valve water meter”, unità di collegamento che permettono l’installazione al sistema di vari tipi di contatori dell’acqua e che si installano su ogni rubinetto di intercettazione a vitone, evitando spese ulteriori o lavori murari.