Marcus Fendt, Managing Director di The Mobility House (che ringrazio per la gentilezza e disponibilità) ha saputo ben trasferirmi l’approccio che ha guidato questo sforzo congiunto: concretezza e visione del futuro al tempo stesso (non a caso ci sono già progetti per altri stadi), e una concezione dell’energia che, inutile negarlo, richiederà un radicale cambiamento di mentalità, che però è in parte già in atto.
Le smart grid sono sempre più realtà e non sorprenda nessuno sapere che diversi Paesi appartenenti all’OPEC siano tra i maggiori investitori in fonti di energia rinnovabile. Secondo Fendt, in un orizzonte temporale piuttosto breve (ad esempio) non pagheremo più il veicolo che guidiamo, ma piuttosto la sola energia necessaria ad utilizzarlo. Un concetto magari ostico da digerire per le generazioni meno avvezze alla tecnologia, ma sicuramente tanto semplice quanto rivoluzionario.
E d’altronde già da tempo, per ragioni economico-finanziarie esistono forme di noleggio a lungo termine dei veicoli; il passo forse non è così lungo come potrebbe apparire. Esistono già numerosi esempi di car sharing elettrico, come E-vai, Car2go o Sharengo solo per citarne alcuni; se aggiungiamo il tema dell’inquinamento ambientale, oppure i costi di assicurazione e manutenzione dei veicoli tradizionali, è facile pensare che il futuro sia già delineato; rimangono semmai da capire i tempi, ma la strada è tracciata inequivocabilmente.
È assolutamente chiaro che senza il know-how congiunto di player di spessore e competenza mondiale come Eaton, Bam, Nissan e The Mobility House tutto questo oggi non sarebbe stato possibile: Eaton ha messo in campo tutto il proprio expertise nella gestione dell’energia, disegnando e adattando le batterie fornite da Nissan per renderle adeguate alle necessità, oltre agli inverter bidirezionali, e ovviamente rendendo l’impianto sicuro e certificato.
The Mobility House ha ideato e realizzato il sistema hardware-software necessario a pilotare tanta potenza, considerando l’enorme variabilità nei consumi dell’Arena; è sempre grazie alle tecnologie di The Mobility House che le vetture elettriche connesse alla rete possono far parte della power grid.
Nissan ha fornito le batterie tratte dalle sue auto Leaf, oltre a mettere a disposizione la propria competenza ed esperienza in materia, in cui ha pochi rivali al mondo.
BAM, in questa occasione technology partner, ha studiato e realizzato i locali che ospitano le batterie, oltre ad aver integrato il nuovo sistema energetico con l’impianto preesistente nell’Amsterdam Arena.
Nota a margine: l’Amsterdam Arena è perfettamente integrata in un quartiere con aree verdi, centri commerciali, e perfino le sedi di due grandi istituti bancari come ING e Deutsche Bank, senza alcun segno di degrado urbano. Anche questo è un esempio che dovremmo seguire con grande attenzione.