E-Gap, startup tutta italiana e fondata da Eugenio De Blasio, porta sul mercato il primo servizio di ricarica per auto elettriche a domicilio.
Se i prezzi delle auto elettriche stanno continuamente scendendo, ed è facile prevedere nel medio periodo una parità di costi di acquisto rispetto alle tradizionali vetture alimentate a combustibili fossili, per contro rimane irrisolto quello che (per molti) è il principale ostacolo: la ricarica della batteria. Abituati a recarci presso il classico distributore di carburante e, in pochi minuti, tornare a guidare per altre centinaia di chilometri, con un veicolo elettrico, i tempi hanno inevitabilmente ordini di grandezza diversi.
È quindi sicuramente necessario un profondo cambio di mentalità nella gestione dell’autonomia, ma questo non sempre è sufficiente o anche solo possibile: ad esempio, non tutti hanno a disposizione box privati o aree personali in cui effettuare la ricarica. Non stupisce, quindi, che ad oggi la percentuale di auto elettriche rappresenti solo l’1,4% del totale circolante.
La situazione italiana è sicuramente molto più arretrata, da questo punto di vista, con un totale di veicoli elettrici immatricolati inferiore alle 13.000 unità, equivalenti allo 0,14% rispetto all’insieme delle auto italiane. Certamente, molto è imputabile all’assenza di specifici incentivi, presenti in altri Paesi, ma anche alla carenza di adeguate infrastrutture per la ricarica.
Ecco quindi la (brillante) idea imprenditoriale di Eugenio de Blasio, fondatore e presidente di E-Gap: portare la ricarica direttamente a domicilio. Un classico uovo di Colombo, che permette di avere la macchina ricaricata mentre si è in ufficio, il tutto tramite dei van appositamente studiati e creati da E-Gap. Il manager sottolinea con giusto orgoglio che l’azienda è al 100% italiana, tanto in termini di capitale, quanto (soprattutto) per know-how e realizzazione. Una ennesima dimostrazione di quello che il tanto bistrattato Bel Paese sa offrire, quando si mettono in moto persone preparate e coraggiose (va riconosciuto).
Due anni di ricerca e progettazione, che hanno impegnato ben 70 fra ingegneri ed esperti del settore green ed elettrico, hanno dato i frutti voluti, ed E-Gap è pronta a partire entro fine 2018.
La prima città pilota sarà Milano, altro orgoglio italiano: grazie alla sinergia con il Comune, rappresentato dall’Assessore alla Mobilità ed Ambiente Marco Granelli, è stato possibile superare gli ostacoli burocratici. Lo stesso Granelli ha sottolineato quanto, per metropoli come Milano, sia assolutamente prioritario poter avere in circolazione mezzi a zero emissioni, dato che (anche per ragioni geografiche e morfologiche) molto spesso la città lombarda è tra le più inquinate d’Europa.
Eugenio de Blasio ha mostrato di avere le idee molto chiare sia sul lancio che, soprattutto, sullo sviluppo sostenibile della propria creatura imprenditoriale: ad esempio, ho già avuto modo di installare e testare l’App dedicata, con cui prenotare i servizi di ricarica, trovandola davvero semplice ed intuitiva. Per massimizzare servizi (e, perché no, i profitti) sarà anche possibile richiedere una serie di servizi a valore aggiunto, congiuntamente alla ricarica: lavaggio del mezzo, cambio spazzole tergilunotto e gonfiaggio gomme sono solo alcuni spunti. La fidelizzazione del cliente passerà anche attraverso tariffe agevolate per chi compra pacchetti di ricariche e i costi saranno inferiori per chi effettua un early booking: la pianificazione delle ricariche permette, infatti, di ottimizzare tempi e costi per E-Gap.
Sollecitato sul tema, de Blasio ha indicato come le operazioni di ricarica a domicilio siano più care, rispetto a quelle effettuate presso una colonnina, di circa il 30-50%, a seconda dell’urgenza della richiesta. È infatti anche possibile chiedere una ricarica in tempi molto rapidi, se ci fossimo scordati di ricaricare l’auto prima di uscire di casa. L’obiettivo non è certo entrare in competizione con le ricariche fatte nel box di casa o alle colonnine fisse, ma fornire ricariche ridotte, se vogliamo fare un paragone, l’equivalente dei classici 10 euro a un distributore automatico di benzina.
E questa idea è veramente all’avanguardia, tanto da essere la prima azienda ad offrire un servizio di questo tipo: scherzando, ma non troppo, lo stesso de Blasio ha rivelato come una delle sue preoccupazioni fosse quella di arrivare per primo sul mercato. Ci è riuscito, e i cittadini milanesi vedranno entro fine anno i primi 10 van di E-Gap, di cui due dedicati alle ricariche di emergenza.
Arrivare come first-mover sul mercato è, a mio avviso, un grande vantaggio, e de Blasio ha ricordato che le previsioni più accreditate vedono entro il 2030 un circolante elettrico in Italia in una forbice compresa tra i 2 e i 5 milioni di automezzi.
Per ampia che possa sembrare, anche rimanendo nella parte bassa e conservativa della forbice, sono numeri neppure comparabili con i 13.000 attuali. Per questo, il manger ha già detto che E-Gap è pronta in qualsiasi momento a seguire il mercato, e predisporre un numero di van sufficiente a soddisfare la domanda che è inesorabilmente destinata a crescere.
Dopo Milano, sono già state pianificate altre 9 metropoli come successivi passi nel lancio dei servizi di ricarica on demand di E-Gap: Parigi, Roma, Berlino, Londra, Stoccarda, Madrid, Amsterdam, Utrecht e Mosca.
Sicuramente le sensazioni sono molto positive: non sempre, infatti, ad una buona idea si accompagna anche la necessaria grinta e praticità imprenditoriale. Rimaniamo quindi in curiosa attesa degli sviluppi, sicuramente interessanti, di E-Gap e dei sui servizi di ricarica on-demand.