TÜV Italia ha partecipato al recente Refrigera 2019, portando un ricco contributo agli operatori della catena del freddo, e presentando numerosi servizi.
L’azione della azienda, volta ad agevolare l’attività dei professionisti, è sicuramente molto importante. Infatti, per commercializzare un prodotto o entrare in un nuovo mercato, è necessario rispondere a una serie di standard e direttive ben precise. Poter offrire standard di qualità molto elevata, unitamente a livelli di sicurezza ai vertici, garantisce impatti positivi sui ricavi aziendali: si riducono i costi, e le problematiche che potrebbero portare alla necessità di ripetere un lavoro.
TÜV Italia, in occasione di Refrigera 2019, ha offerto gratuitamente agli operatori di settore di partecipare a workshop gratuiti, offrendo una visione completa sulle certificazioni che un’azienda deve possedere per operare con tranquillità.
Ecco una panoramica dei temi trattati:
– La certificazione F-gas è un documento obbligatorio che certifica il personale e le imprese che gestiscono i gas fluorurati (f-gas) responsabili dell’effetto serra. Ciò serve a garantire una più alta qualità del lavoro e ottenere una maggiore soddisfazione da parte del cliente ed una garanzia della professionalità di chi opera in questo settore. Il 24 gennaio 2019 è entrato in vigore il nuovo Decreto Fgas 146/2018 che porta con sé novità in ambito della certificazione delle imprese operanti nel settore della refrigerazione e condizionamento. Tra queste l’istituzione di una banca dati sui gas fluorati, per comunicare (a partire dal 24 luglio 2019) le vendite di f-gas, delle apparecchiature che li contengono e le attività di assistenza, manutenzione, installazione, riparazione e smantellamento delle stesse.
– I nuovi gas refrigeranti possiedono un minor impatto ambientale ma un più elevato rischio di infiammabilità. Per questo motivo, progettisti e costruttori di sistemi che utilizzano questa nuova tipologia, hanno l’obbligo di seguire i principi della direttiva ATEX, che permette di valutare se nel sistema possa verificarsi il rischio di ottenere un’atmosfera esplosiva. Tutte le attrezzature e i sistemi che vengono utilizzati all’interno di queste zone, potenzialmente esplosive, devono essere conformi a specifici requisiti di sicurezza dettati dalla Direttiva ATEX.
– La brasatura è l’operazione di giunzione di più parti metalliche, realizzata con un metallo d’apporto la cui temperatura di fusione è sensibilmente inferiore a quella dei due metalli da unire. Una procedura importante e fondamentale in termini di sicurezza. Per questo una norma specifica regola la qualifica del brasatore, con modalità e prove richieste per ottenerla. TÜV Italia effettuerà un confronto tra le norme presenti (EN ISO 13585:2012 / EN 13134:2002 vs EN 14276.1:2011), così che le aziende sappiano decidere quale norma applicare per la certificazione del proprio personale e processi. Inoltre, verranno offerti alcuni suggerimenti tecnici su come ottenere una brasatura di qualità e completamente affidabile in esercizio.
– La nuova direttiva 2014/68/UE ha portato alcuni aggiornamenti rispetto alla precedente, relativi alla messa a disposizione sul mercato di attrezzature a pressione. Tramite l’esame dei documenti necessari per la certificazione CE (PED) dell’impianto frigorifero, la visione del fascicolo tecnico di progettazione e di collaudo, TÜV Italia fornirà tutte le conoscenze affinché gli operatori del settore possano essere perfettamente aggiornati sulle ultime novità.
Simone Belli, Sales Area Manager Industry Service di TÜV Italia
TÜV Italia si pone come partner con esperienza pluriennale in ambito qualità e sicurezza, con un’approfondita conoscenza dei requisiti del settore e dei relativi sviluppi nel tempo. Attraverso alcuni workshop dedicati e pensati appositamente per il settore, offriremo la possibilità a tutta la filiera della refrigerazione di conoscere le ultime normative ed essere aggiornati sugli standard di sicurezza a cui devono ottemperare.