In simultanea con la conferenza sul clima in Polonia; abbiamo preso parte alla conferenza sull’economia circolare promossa da IMQ a Milano.
Le società del gruppo IMQ rappresentano la più importante realtà italiana nel settore della valutazione della conformità (certificazione, prove, verifiche, ispezioni). In oltre 60 anni di esperienza, forte della sinergia tra le società che lo compongono, il gruppo IMQ si pone come punto di riferimento e partner delle aziende che hanno come obiettivi la sicurezza, la qualità e la sostenibilità ambientale.
Matteo Marini, presidente IMQ, sottolinea come l’intento principale dell’associazione sia quello di modificare l’economia lineare in un mercato economico circolare.
Maria Antonietta Portaluri, Vicepresidente IMQ, evidenzia il cambio d’approccio nella distribuzione degli appalti nel mondo industriale: è importante valutare l’impiego di strumenti innovativi e calcolare il tempo necessario per la buona riuscita della partnership al fine di investire le risorse al meglio, rispettando inoltre una serie di criteri ambientali. Spesso un prezzo più alto iniziale garantisce un prezzo complessivo ridotto.
Tim Jackson, Economista e Direttore del CUSP, riporta una disamina sull’importanza del governo e delle industrie nella fondazione di un sistema macroeconomico stabile, al fine di delineare gli aspetti dell’economia di domani. Le attività aziendali producono uno sviluppo sinergico che fornisce buoni servizi per le persone, garantendo lavoro e capitali da reinvestire a loro volta nel sistema industriale. A partire dalle aziende, si produce un aumento dei redditi, assicurando ai cittadini un maggior tasso di spesa e di conseguenza favorendo l’acquisto e aumentando la domanda. Non solo, una produzione massiccia comporta un abbattimento dei prezzi d’acquisto. Questo sistema è in grado di garantire una stabilità sociale ed economica all’interno del continente europeo.
Un’economia che lavora per tutti comprende: richiesta di mano d’opera, investimenti, soldi e aziende, permettendo una significativa partecipazione della società nel servizio di altre persone. Un’economia che lavora seguendo questi criteri garantisce una crescita macroeconomica.
Andrea Bianchi, Direttore Area Politiche Industriali di Confindustria, sottolinea come i sistemi ambientali siano delle opportunità di sviluppo. Quando si parla di ambiente, riferito a delle tematiche industriali, si pensa in primo luogo alla riduzione delle emissioni e all’utilizzo efficiente delle risorse. Il sistema industriale europeo è nel pieno di un processo di trasformazione con obiettivi da perseguire entro il 2020. L’Italia, rispetto all’Europa, ha performance superiori per l’economia circolare con un tasso maggiore di recupero delle materie prime. Ad oggi il Piano nazionale sull’economia circolare è articolato sull’abbattimento delle barriere non tecnologiche e sulla ridefinizione dell’assetto normativo e regolatorio non conforme alle linee guida europee.
Fondamentale è l’utilizzo del sottoprodotto con delle norme che definiscano quando un rifiuto cessa di esserlo, per entrare nel sistema produttivo di riciclo. Ridurre la produzione di rifiuti, riciclare e recuperare a fini energetici, devono essere tre concetti chiave per la costruzione di un sistema circolare efficace ed efficiente, trasformando la discarica in uno spazio di raccolta marginale e introducendo impianti termovalorizzatori che garantiscano uno smaltimento ecosostenibile dei rifiuti. Fondamentale è inoltre lo sviluppo di un mercato per la produzione di prodotti compatibili mediante il riciclo.
Paola Brambilla, Presidente WWF Lombardia, descrive quale sia il valore degli standard dal punto di vista della complessità a tutti i livelli.
The Living Planet Report sottolinea come l’uomo abbia portato alla riduzione dalla biodiversità con un tasso pari al 60%. Proprio per questo sono stati individuati 17 Sustainable Development Goals a cui corrispondono 10 azioni concrete, utili a garantire la sopravvivenza della specie, con un processo di crescita continuo e che al contempo, devono essere impiegate dalle aziende come opportunità di business.
Una serie di modelli economici permette di comprendere come l’economia si muova per garantire un tasso di sviluppo ascendente. I diritti umani sono fondamentali al fine di garantire alle persone una vita dignitosa, per costruire politiche industriali che risultino delle vere e proprie “chance di business”.
Il ruolo delle ONG per la diffusione dei modelli di circolarità economica aiuta i consumatori a comprenderne a pieno i benefici.
Il processo di economia circolare preso in considerazione da IMQ prevede una serie di servizi volti a favorire i processi di trasformazione delle materie prime. Dopo una prima fase di progettazione per la trasformazione di questi elementi si susseguono dei processi di: produzione e fabbricazione, distribuzione, consumo, uso, riutilizzo e riparazione, per poi arrivare ad un ultimo passaggio che comprende la raccolta del bene che privo della propria utilità o danneggiato irreparabilmente, entra in un processo di riciclaggio dei materiali che lo compongono, garantendo beneficio per l’ambiento e surplus economico.