Secondo Lucart, raddoppiare il consumo nazionale annuo di carta igienica riciclata porterebbe a un risparmio di oltre 5 mln di mq di acqua e 400mila tonnellate di legno.
Oggi, per il secondo anno consecutivo, si celebra la Giornata Mondiale del Riciclo, ricorrenza che punta a sensibilizzare la popolazione sul ruolo chiave che questa pratica svolge nel preservare le risorse del pianeta e che quest’anno avrà come tema “il riciclo nel futuro”. Ad oggi, infatti, l’uomo utilizza le risorse naturali della terra più in fretta di quanto queste riescano a ricostituirsi, consumandone una quantità pari a 1,7 volte la capacità di rigenerazione del pianeta.
Tra queste, una delle materie più utilizzate è il legno che serve, fra le altre cose per produrre la carta che usiamo tutti i giorni, compresa la carta per uso igienico-sanitario: basti pensare che solo in Italia, in un anno, si producono circa 1,5 milioni di tonnellate di carta tissue per uso igienico-sanitario e di queste solo il 7% viene prodotta con materiali di riciclo. Questo dato mostra come, sebbene il nostro sia uno dei Paesi più virtuosi in Europa per il riciclo di carta e cartone ci sia ancora molto da fare per ridurre l’impronta ecologica che l’uomo ha sul pianeta.
Durante il percorso di certificazione EPD (Environmental Product Declaration) su due carte igieniche, prodotte dalla stessa multinazionale italiana, Lucart ha avuto modo di appurare i vantaggi ambientali della carta igienica realizzata usando materiali riciclati rispetto a quella prodotta partendo da materie vergini.
Per ogni tonnellata di carta igienica riciclata prodotta sono stati misurati, infatti, diversi vantaggi ambientali rispetto alla carta da cellulosa “vergine”, ovvero:
• la riduzione dell’80% sul consumo di risorse rinnovabili, con un risparmio di 4.060,9 kg di legno;
• la riduzione del 38% sul consumo delle risorse idriche, vale a dire 50,63 m3 di acqua;
• un risparmio di 404,50 kg di CO2, il gas fra i maggiori responsabili dei cambiamenti climatici.
Massimo Pasquini, AD di Lucart
Abbiamo sempre sostenuto che non potendo essere ulteriormente riciclati è importante che i prodotti come la carta igienica vengano realizzati usando materiali di recupero. Siamo rimasti però anche noi sorpresi nel leggere i risultati del risparmio ambientale delle carte riciclate determinati dall’analisi EPD che abbiamo fatto su alcuni nostri prodotti. Risparmiare più di 50m3 di acqua per tonnellata di carta prodotta vuol dire che se i prodotti riciclati avessero più spazio nel carrello della spesa di tutti gli italiani, magari raddoppiando la quantità di carta igienica riciclata acquistata a livello nazionale (a parità di consumi totali), potremmo risparmiare una quantità di acqua che potrebbe riempire 2000 piscine olimpioniche, una cifra incredibile!
Un risultato ambizioso ma assolutamente raggiungibile: Perché questo accada è necessario, però, che venga implementato un quadro normativo, armonizzato a livello europeo, che favorisca la produzione e la vendita di prodotti riciclati, ad esempio con l’approvazione di decreti come l’End of Waste e con l’adozione di misure incentivanti come l’iva agevolata per i prodotti riciclati.
Massimo Pasquini
In questo modo i prodotti virtuosi avrebbero più spazio anche sugli scaffali della GDO. Infine, gli acquisti di prodotti igienico sanitari degli enti pubblici con i criteri ambientali minimi, dovrebbero prevedere una rilevante percentuale di carta riciclata. Se la raccolta differenziata non è seguita dalla produzione e dall’acquisto di prodotti riciclati, infatti, diventa una attività senza valore aggiunto.