Shell Lubricants analizza i Costi Totali di gestione del settore edilizio, con l’obiettivo di affiancare le aziende nel processo di transizione e innovazione.
La trasformazione del settore edilizio è dovuta a tre fattori principali: da un lato i consumatori chiedono edifici più sostenibili, per i quali sono disposti a pagare un premium price maggiorato dal 7% all’11% . Dall’altro la Commissione Europea chiede un cambio di passo ponendo nuovi obiettivi per una maggior efficienza. Infine, vi è l’innovazione tecnologica, realtà alla quale le aziende devono adeguarsi per non perdere il proprio vantaggio competitivo.
Esperti e manager del settore incontrano tuttavia ancora alcune difficoltà nel valutare i benefici delle tecnologie 4.0, che permettono invece una diminuzione dei costi annui fino al 20%. I responsabili d’acquisto si dicono frenati dai possibili cambiamenti dei processi di manutenzione dei nuovi macchinari.
Shell Lubricants e il TCO del settore edilizio
L’indagine di Shell Lubricants ha infatti rilevato che il 54% degli intervistati italiani, appartenenti al settore dell’edilizia, riconosce la necessità di un supporto di terze parti sulle scelte che riguardano la manutenzione. Quest’ultima, se eseguita correttamente, permette ai macchinari di performare più a lungo prevendendo fermi di produzione non programmati. Benefici che permettono alle aziende di risparmiare tempo, denaro e soprattutto di mantenere il proprio vantaggio economico.
La survey ha dunque individuato quali siano le priorità dei responsabili d’acquisto quando si parla di macchinari: la protezione delle attrezzature e il conseguente aumento della loro vita operativa risulta essere un punto cruciale per la maggioranza delle aziende italiane (76%), nonché il vantaggio più rilevante che gli intervistati si aspettano dai lubrificanti di alta qualità (54%).
Shell Lubricants e il TCO del settore edilizio. Tuttavia, nel campo della lubrificazione si avverte un gap di consapevolezza da parte delle aziende: l’80% non associa una errata lubrificazione ai fermi improvvisi dei macchinari e il 60% non riconosce il ruolo dei lubrificanti, né per quanto riguarda il miglioramento delle performance, né nell’abbassamento dei costi di gestione.