Un futuro sostenibile per la città metropolitana di Milano e la produzione di biocarburante a basso impatto; se n’è parlato al convegno Gruppo CAP.
La ricerca realizzata da Kyoto Club indica la strada per produrre biocarburante a basso impatto ambientale. Grazie agli impianti di Gruppo CAP già oggi è possibile riciclare rifiuti organici per alimentare ben 39mila automobili senza consumo di suolo
Produrre biocarburante a basso impatto ambientale, impiegando tonnellate di rifiuti organici convertendoli in energia per veicoli, mezzi aziendali e trasporti pubblici. Questa è la sfida che la Città metropolitana di Milano si appresta a raccogliere nell’ambito della sua strategia di transizione energetica. Si punta ad alimentare 39mila automobili (2,5x quelle circolanti), riciclando la quasi totalità delle 200mila tonnellate di rifiuti prodotti sul suo territorio.
Biocarburante e sostenibilità
Una prospettiva illustrata dallo studio intitolato “Biometano. Potenzialità nella Città metropolitana di Milano e ruolo di Gruppo CAP”. La ricerca è stata da Kyoto Club ed è stata presentata a Palazzo Isimbardi in occasione del Convegno “Economia circolare: da prospettiva a strategia industriale”.
Il biometano permetterebbe di rispettare le indicazioni UE per rispettare il traguardo previsto dall’Accordo di Parigi. Ricordiamo, l’obiettivo è quello di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C e azzerare le emissioni climalteranti entro il 2050.
Il Protocollo d’Intesa presentato ha l’obiettivo di costruire un modello economico in grado di produrre biometano dalla sezione umida della FORSU. In questo senso, la sinergia strategica tra le strutture esistenti sul territorio è determinante.
In linea con la Direttiva Comunitaria 2009/28/CE sulla promozione dell’uso delle fonti rinnovabili lo studio fotografa l’ampia disponibilità di fonti organiche. Tra queste, la frazione organica dei rifiuti urbani, gli scarti organici dal settore zootecnico, agricolo e agro-industriale.
Matrici organiche che potranno essere convenientemente impiegate in impianti di digestione anaerobica per la produzione di biometano. Il biometano può essere impiegato per alimentare autovetture, flotte aziendali o automezzi pubblici. Si potrebbero così predisporre le strategie di mobilità previste dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città metropolitana di Milano.
Biocarburante e sostenibilità
La produzione di una risorsa come il biometano porta vantaggi sia economici che ambientali. La sua produzione da matrici organiche ne consente un impiego presso il luogo di produzione, attivando una filiera davvero a Km 0.
Gruppo CAP è la prima monoutility italiana nel settore della gestione del Servizio Idrico Integrato e dispone di 40 impianti di depurazione per il trattamento delle acque reflue. Su autorizzazione dell’autorità competente, potranno essere impiegati per “digerire” la FORSU, gli scarti agricoli o gli scarti dell’industria agro-alimentare dell’hinterland milanese.
La Città metropolitana di Milano ha colto questa grande opportunità e ha scelto di rilasciare le autorizzazioni per la produzione di biometano e di estendere la capacità digestiva anaerobica.
Anche sul fronte dell’applicazione delle norme sul biometano al settore idrico la Città metropolitana di Milano è pioniera. Infatti, nel marzo 2018, l’Ufficio d’Ambito della Città metropolitana di Milano ha approvato l’inserimento nel piano degli investimenti del Servizio Idrico Integrato.
Biocarburante e sostenibilità
I 7 digestori di Gruppo CAP saranno potenzialmente in grado di trattare 107.300 tonnellate/anno di frazione organica umida. Il che equivarrebbe a 9.442.437 Sm3/anno di biometano. Ciò coprirebbe quasi il 20% della richiesta futura tramite il solo utilizzo di digestori attualmente esistenti.
Si tratta di una prospettiva che apre una porta verso il futuro. Si prevede che nei prossimi anni nella Città metropolitana di Milano la frazione umida possa crescere fino a raggiungere 638 mila tonnellate/anno.
Il Consorzio Gas for Climate ha calcolato che la filiera europea potrebbe produrre oltre 120 miliardi di metri cubi di gas rinnovabile all’anno entro il 2050. L’utilizzo del biometano può generare risparmi annui di 140 miliardi di euro entro il 2050.