Grazie all’applicazione della tecnologia termografica FLIR è stato possibile ridurre i costi di allevamento e miglioramento del benessere degli ovini.
Quando qualcosa non funziona in modo ottimale, un eccesso di calore è spesso un segnale di avvertimento. La termografia ha sfruttato questa evidenza per diventare un importante strumento di ispezione in molti settori industriali, tra cui l’allevamento di bestiame da latte. Il National Animal Disease Information Service riferisce che la mastite determina un costo annuo compreso tra £ 70 e £ 250 per bovina. La termografia si sta dimostrando altamente efficace nel rilevamento precoce delle mastiti nelle bovine all’interno dei caroselli di mungitura automatizzati, vantaggio che si traduce per gli allevatori in un risparmio sui costi. Recentemente, la capacità di una termocamera di “vedere” l’infiammazione basandosi sul calore è stata presa in considerazione anche per l’individuazione di altre malattie negli animali d’allevamento, come le pecore.
Una ricerca universitaria sta valutando l’impiego della termografia per valutare le zoppie nelle pecore. Oltre alla preoccupazione per il benessere animale, queste patologie determinano notevoli perdite finanziarie. Secondo il NADIS, il problema costa attualmente agli agricoltori britannici 28 milioni di sterline l’anno. La causa principale della zoppia è un’infezione batterica dello zoccolo e la diagnosi precoce non solo è fondamentale per ridurre la gravità dei sintomi e di altri problemi di salute, ma anche per prevenirne la diffusione a tutto il gregge.
La termografia migliora la qualità degli allevamenti
Per gestire e ridurre al minimo il problema, gli allevatori riuniscono periodicamente le pecore in recinti per esaminarne gli zoccoli. I capi che presentano segni di zoppia vengono successivamente separati e trattati in modo appropriato. Questa procedura richiede tempo ed espone gli animali ad un forte stress.
Per trovare una soluzione, l’università sta lavorando con Stanbury’s Limited, una società specializzata principalmente nell’ispezione di edifici e nella gestione immobiliare. La termografia è di vitale importanza per la loro diagnosi efficiente dei difetti costruttivi. Questa esperienza ha portato l’azienda a diversificarsi nella fornitura di servizi termografici e nella vendita di termocamere FLIR in altri settori industriali.
Allister Pirrie, operatore termografico di livello 2 presso Stanbury’s
Una termocamera è progettata per rilevare l’energia infrarossa e rappresentare un’immagine basata sulla distribuzione del calore emesso dal soggetto. Si tratta di una tecnologia senza contatto che può essere utilizzata con efficacia a distanza e che esprime un grande potenziale nelle applicazioni agricole.
La termografia migliora la qualità degli allevamenti
Le misurazioni di temperatura accurate a distanza dipendono da diversi fattori, tra i quali due dei più importanti sono la risoluzione del sensore e l’ottica della termocamera. Infatti, per la ricerca sul rilevamento delle patologie podali della pecora Stanbury’s ha consigliato la FLIR E85.
FLIR E85 è una termocamera portatile con ottiche intercambiabili intelligenti, autofocus laser-assistito e funzionalità di misurazione di aree. La tecnologia brevettata MSX® è di serie sulla FLIR E85 che include UltraMax, un processo di super-risoluzione integrato che migliora di quattro volte la risoluzione effettiva e la sensibilità termica fino al 50%.
Allister Pirrie
La sperimentazione iniziale è andata benissimo. La FLIR E85 ci ha costantemente consentito di eseguire diagnosi rapide ed efficaci degli ovini al pascolo. Questo metodo permette al veterinario di individuare il trauma a distanza e localizzare il capo da esaminare e, trattandosi di un metodo non invasivo e senza contatto, l’animale non è sottoposto a stress emotivo.
La sperimentazione è in corso ed è già evidente che i benefici della termografia potrebbero estendersi oltre la diagnosi iniziale della patologia podale. La FLIR E85 viene infatti valutata anche come metodo non invasivo per osservare come le pecore rispondono al trattamento delle lesioni e delle malattie, senza rinchiuderli in recinti, un vantaggio per il benessere dell’animale e una riduzione dei costi per gli allevatori.