Qundis inaugura una filiale per l’R&D a Mannheim; un team dedicato di sei persone si occuperà di sviluppare tecnologie a ultrasuoni di nuova generazione.
Parliamo di architetture che andranno ad implementare l’innovazione attorno a cui ruoteranno le nuove soluzioni Qundis.
Per accelerare la progettazione e il go-to-market, l’azienda collabora attivamente con le principali realtà accademiche europee. Tra queste l’Università Slovena di Maribor e le università tedesche di Ilmenau e di Weimar.
L’accordo di ricerca con l’Università slovena di Maribor. Obiettivo di questa cooperazione è lo sviluppo della trasmissione di dati wireless nella misurazione e registrazione del consumo. La Slovenia rappresenta un territorio di particolare interesse per l’azienda, che solo pochi anni fa ha acquisito Weconis.
Monitoraggio e ambiente
Prosegue inoltre la partnership con la Technische Universität di Ilmenau. L’accordo è volto allo studio della digitalizzazione degli edifici ed è stato siglato a seguito della collaborazione tra Qundis e la TU Ilmenau. La partnership ha riguardato l’ottimizzazione delle tecnologie radio; lo studio ha portato, tra gli altri risultati, alla nascita di Q caloric 5.5. Questo ripartitore dei costi di riscaldamento è di fatto disponibile con funzione radio e interfaccia per raggi infrarossi.
Bauhaus Universität di Weimar. Nel campo della gestione dei rifiuti, l’obiettivo è quello di sviluppare un sistema per la scissione delle acque reflue domestiche con raccolta, trasporto e riciclaggio separati. In questo modo sarà possibile abilitare nuove possibilità per la gestione delle acque senza dover intervenire sulla struttura degli edifici.
Monitoraggio e ambiente
Antonello Guzzetti, Country Manager dell’Italia di Qundis
Siamo orgogliosi dei progetti portati avanti finora e di quelli già in cantiere. L’ambiente e il futuro non aspettano più ed è proprio questo il motivo per cui stiamo investendo così tanto in ricerca e sviluppo.
Siamo convinti che è solo attraverso nuove soluzioni più green ed innovative che si possa dare una mano al nostro territorio. Continuare ad investire in innovazione, collaborare con gli atenei più prestigiosi d’Europa ed impegnarsi in prima persona è solo il primo passo per affermare e rafforzare la presenza in un determinato settore, che nel caso della ripartizione del calore e dell’energia è di particolare importanza per la tutela dell’ambiente e del nostro futuro.