Una delegazione di parlamentari ha visitato gli stabilimenti di SIPA, leader nella realizzazione di sistemi per la produzione e confezionamento di contenitori PET.
Cav. Gianfranco Zoppas, Presidente di Zoppas Industries
L’innovazione tecnologica permette oggi il riciclo al 100% dei contenitori in plastica. Necessario adeguare la normativa italiana per favorire il minor impatto ambientale.
La delegazione era composta dall’On. Rossella Muroni (LEU) della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera e già presidente di Legambiente. Ha partecipato il Sen. Andrea Ferrazzi della Commissione Territori, ambiente, beni ambientali del Senato e Vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Ha preso parte l’On. Giampaolo Vallardi, della Commissione Agricoltura e Industria alimentare della Camera e dall’On. Paola Deiana della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera.
Riciclo totale del PET
Durante la visita degli impianti, in evidenza il rivoluzionario sistema Xtreme Renew, che permette la produzione di bottiglie e contenitori in PET riciclato al 100%. I prodotti generati sono pensati per uso alimentare e consentono il recupero della materia prima.
Gli impianti sono già in funzione in Giappone, Brasile e a breve in Medio Oriente ma non in Italia. Questo perché, secondo la normativa vigente, la quota di materiale obbligatorio di riciclo può raggiungere “solo” il 50%.
Riciclo totale del PET
Gianfranco Zoppas
L’appello che facciamo al Governo e al Parlamento è che questa anomalia della normativa italiana possa essere superata quanto prima. Questo, per favorire una maggiore economia circolare e consentire alle aziende di investire nel riciclo e utilizzare in maniera virtuosa i contenitori plastici usati.
Ringrazio la delegazione parlamentare che è voluta venire qui oggi per approfondire il livello tecnologico che abbiamo raggiunto in Italia.
La tecnologia che abbiamo brevettato, permette inoltre un risparmio di energia di quasi il 30% e una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 79% rispetto alla produzione con sistemi tradizionali utilizzando materiale vergine.