Elettricità Futura e Utilitalia rilasciano un comunicato congiunto e sono concordi nell’affermare l’importanza del rinvio dell’adozione delle leggi regionali sulle gare.
In un momento molto critico registriamo un’ingiustificata “accelerazione” di alcune Regioni nel dare attuazione alle norme che disciplinano la riassegnazione delle concessioni idroelettriche. Questo ai sensi del cd. DL Semplificazioni, convertito nella L. 12/2019 e nonostante non siano previsti poteri di surroga nell’immediato.
La nuova normativa, nazionale e regionale, presenta diversi profili di illegittimità ed è idonea a creare incertezze sugli investimenti futuri. Tutto ciò, in un momento in cui il sistema economico sembra invece dover fare affidamento proprio sulla capacità di continuare ad investire su asset strategici.
Rinvio leggi regionali sulle gare
La “regionalizzazione” della competenza in materia prevista dal “DL Semplificazioni” rischia di non assicurare l’omogeneità del quadro normativo. È a rischio anche l’uniformità di applicazione a livello nazionale, consentendo prevedibili implementazioni differenziate e discriminatorie su base regionale.
Posto il ruolo strategico dell’idroelettrico per il settore energetico, esprimiamo grande preoccupazione per questa visione “localistica”. Essa toglie allo Stato ogni competenza in una materia delicatissima come l’energia idroelettrica, per di più in assenza di armonizzazione dei regimi idroelettrici in ambito europeo.
Mentre nessun altro stato europeo ha emanato normative analoghe a quella italiana, il nostro Paese rischia di alterare a proprio svantaggio l’importante equilibrio che deve reggere le scelte dei Paesi dell’Unione Europea.
L’entrata in vigore delle norme regionali comporterà una serie di oneri economici e procedimentali difficilmente sostenibili per i concessionari delle grandi derivazioni idroelettriche. Parliamo di realtà che, già in condizioni di normalità, stanno invece oggi nell’emergenza, compiendo enormi sforzi per garantire l’erogazione di un servizio fondamentale per il Paese.
Rinvio leggi regionali sulle gare
Riteniamo dunque necessario che il Governo introduca una proroga di almeno un anno dei termini dati alle Regioni per l’emanazione di tali norme e una generale moratoria. Auspicando che questa normativa venga rivista ed ordinata nel quadro di una seria ripresa degli investimenti per favorire una crescita di medio e lungo periodo, idonea a superare i rallentamenti economici del momento.
Per utilizzare al meglio questo periodo sarebbe inoltre essenziale l’apertura di un tavolo di confronto con le Istituzioni coinvolte e tutti gli operatori del settore. È necessario definire un quadro omogeneo a livello nazionale, sia in relazione a modelli e procedure di riassegnazione che agli oneri associati alla gestione degli impianti.