ENGIE Italia utilizza una “gestione intelligente” dei consumi per portare beneficio alle imprese e al sistema elettrico nazionale durante la pandemia.
Tra le misure per bilanciare il calo della domanda elettrica in tempi di Covid-19, vi è il Demand Response, formula che dona equilibrio alla rete quando l’energia arriva dalle meno prevedibili.
Il particolare contesto risultato dall’attuale emergenza sanitaria ha comportato una riduzione della domanda elettrica del -18% nella seconda metà di marzo 2020 rispetto al 2019. Le oscillazioni della domanda possono risultare in squilibri del sistema elettrico, che il gestore deve correggere per assicurare la continuità della fornitura di elettricità.
Il Demand Response contribuisce a questa affidabilità ed efficienza della rete elettrica trattandosi di servizi di riserva attivati per compensare gli scostamenti.
ENGIE si interfaccia con il Mercato dei Servizi di Dispacciamento gestito dal gestore SEN, mettendo a disposizione circa 40 MW di flessibilità elettrica. Anche in questo momento critico alcuni clienti Demand Response di Engie, come il sito di Cinisello, rimangono pronti all’attivazione.
Demand Response
In un contesto sempre più decarbonizzato, decentralizzato e digitalizzato, la flessibilità del sistema elettrico è diventata una parola chiave. ENGIE, oltre ad investire nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica, partecipa in tutto il mondo allo sviluppo dei servizi innovativi di flessibilità.
La società gestisce oggi più di 600 MW e 300 siti in Europa, con potenza flessibile tra i 200 kW ed i 40 MW tra cui ospedali, supermercati, industrie ed aeroporti.
Il Demand Response è un prodotto che l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha introdotto con la delibera 300/2017/R/eel. È adottato dal Gestore della Rete di Trasmissione elettrica nazionale per ridurre il prelievo di energia elettrica dalla rete nei momenti di picco.
Partecipando al Demand Response, i clienti possono generare un extra-valore e contribuire alla transizione energetica.
ENGIE ha puntato fin da subito su questa attività, con un’offerta creata su misura per ogni cliente. La struttura si impegna a mettere a disposizione della rete le proprie risorse di flessibilità. Esse spaziano dalle piccole unità di produzione elettrica, a unità di consumo come illuminazione, ciclo del freddo e processi produttivi.
Demand Response
Ecco delle case history concrete di industrie che partecipano al Demand Response con ENGIE:
- SMEC: l’azienda proprietaria del teleriscaldamento di Cinisello Balsamo, dotato di un sistema per la generazione simultanea di energia elettrica e termica tramite l’utilizzo di due cogeneratori, ha deciso di aderire al servizio di Demand Response.
Gestendo la propria produzione al fine di garantire il fabbisogno termico, il teleriscaldamento mette a disposizione la propria flessibilità elettrica che i due motori riescono a fornire alla rete per salvaguardare il sistema elettrico nei casi di necessità. Questo approccio dà la possibilità di generare valore dall’impianto anche d’estate, quando altrimenti non vorrebbe sfruttato. - ATI Suez/Pizzarotti Impianto di Depurazione di Cuma: l’Associazione Temporanea di Imprese ha deciso di aderire al servizio di Demand Response nell’ambito di un appalto della Regione Campania per la gestione quinquennale dell’impianto di depurazione acque reflue di Cuma situato in provincia di Napoli.
La flessibilità elettrica resa disponibile alla rete avviene modulando temporaneamente alcuni processi energivori senza alcuna conseguenza sulla continuità della depurazione delle acque reflue.
Demand Response
- Telcha: l’azienda ha deciso di aderire al servizio di Demand Response con il suo impianto di teleriscaldamento della città di Aosta dotato di due sistemi per la generazione e recupero di calore rispettivamente con l’ausilio di una pompa di calore e di un cogeneratore.
La potenza modulabile è resa disponibile da due meccanismi diversi in base al funzionamento. In estate è il motore la fonte di flessibilità mentre in inverno, quando il motore è a pieno regime dedicato al riscaldamento invernale, spetta alla pompa di calore la fornitura della potenza. - Italcementi: l’azienda da sempre cerca di contribuire e di supportare attivamente il processo di bilanciamento della rete elettrica nazionale. Ora ha deciso di aderire anche al servizio di Demand Response fornendo potenza flessibile tramite la modulazione dei consumi elettrici derivanti dal processo di produzione del cemento.
La fase produttiva, oggetto della partecipazione al Demand Response, possiede adeguate scorte di materia prima che assicura la business continuity del processo.
In Europa, il Demand Response è una realtà affermata in Francia, Germania, Gran Bretagna, Belgio e Olanda. In particolare, in Francia, Belgio e Olanda, ENGIE opera con il suo team dedicato, offrendo servizi di rete che apriranno anche sul mercato italiano.