Massimiliano Grippaldi, Regional Sales Manager di PFU Italia, spiega come l’uso degli scanner e l’integrazione documentale possano favorire la sostenibilità aziendale.
La maggior parte di noi ha familiarità con la frase “Ridurre. Riutilizzare. Riciclare.” e fa del suo meglio per praticarlo nella vita di tutti i giorni. Riutilizziamo le nostre borse della spesa al mercato, ricicliamo lattine e vetro e abbiamo investito in bottiglie d’acqua riutilizzabili, kit per il pranzo e dispositivi a risparmio energetico.
Ma una cosa che potrebbe capitarci di dimenticare è la nostra tecnologia hardware, i cosiddetti rifiuti elettronici (e-waste). Se buttiamo un apparecchio vecchio o obsoleto – TV, computer o scanner di documenti – nel normale bidone della spazzatura, andrà dritto nella stessa discarica in cui finiscono altri rifiuti. Il problema è che molti di questi dispositivi contengono sostanze chimiche tossiche come piombo, cadmio e cromo, che se non vengono smaltiti correttamente possono riversarsi nel terreno e nei sistemi idrici.
Scanner e sostenibilità
Inoltre, molte parti di questi dispositivi possono essere facilmente riutilizzate, per questo è fondamentale riciclarle.
In base al Global E-waste Monitor 2020, nel 2019 è stato registrato un record di 53,6 milioni di tonnellate metriche (Mt) di rifiuti elettronici – prodotti di scarto con batteria o spina, come computer e telefoni cellulari – generati in tutto il mondo, con un aumento di 9,2 Mt in cinque anni. Sostanze tossiche e pericolose come il mercurio, i ritardanti di fiamma bromurati (BFR) o i clorofluorocarburi (CFC) si trovano in molti tipi di apparecchiature elettroniche e rappresentano un grave rischio per la salute umana e per l’ambiente se non vengono manipolati in modo ecocompatibile.
Il report prevede inoltre che i rifiuti elettronici globali raggiungeranno 74 Mt entro il 2030, quasi il doppio rispetto al 2014, alimentati da tassi di consumo elettrico ed elettronico più elevati, da cicli di vita più brevi e da opzioni di riparazione limitate.
Poiché Fujitsu Limited è il settimo fornitore di servizi IT al mondo, è ben consapevole dell’impatto che i rifiuti elettronici hanno sul pianeta. Quindi, per seguire uno dei principi guida dell’azienda, “operare in armonia con la natura”, forniamo un servizio di riciclaggio gratuito per i clienti che ritirano il loro scanner o altro hardware Fujitsu.
Scanner e sostenibilità
Una recente indagine condotta dall’Università di Padova e da Legambiente, ha evidenziato come le aziende che ottengono i maggiori risultati in materia di sostenibilità, siano le stesse che raggiungono i migliori risultati di business. Diventa ancora più evidente quindi che le aziende che desiderano adottare un approccio ecosostenibile, dovranno seguire un processo di digitalizzazione efficace, abbracciando realmente la trasformazione e l’innovazione tecnologica.
Il programma di riciclaggio gratuito di Fujitsu è molto semplice e consente di spedire gratuitamente e in modo rapido il prodotto da smaltire.
Se si desidera invece continuare a utilizzare un vecchio modello di scanner, ma il sistema operativo potrebbe risultare obsoleto, è possibile ottenere la versione più aggiornata e continuare così a rispettare l’ambiente.