Il 10 marzo scorso si è svolto lo Smart Energy Summit 2021, organizzato da smartEn, associazione europea dei primari player europei di soluzioni energetiche digitali e decentralizzate e che ha come obiettivo promuovere e supportare il ruolo attivo dei consumatori nella transizione verso l’energia pulita e un mondo senza emissioni.
Smart Energy Summit 2021 – i temi
Focus principale dell’evento è stato lo sviluppo dei servizi legati alla flessibilità come strumento strategico per dare equilibrio alla rete elettrica.
Il sistema elettrico sta infatti attraversando una fase di importante evoluzione, sollecitato dalla svolta determinata dal Clean Energy Package e dal contributo sempre maggiore delle energie rinnovabili che, a causa degli ampi margini di imprevedibilità di generazione elettrica, possono causare instabilità alla rete. In questo contesto i consumatori, siano essi imprese, edifici residenziali e commerciali, o anche auto elettriche, possono contribuire a dare equilibrio alla rete, con vantaggi dal punto di vista economico.
Di fatto l’azienda disposta a ridurre o interrompere i propri consumi in determinate ore della giornata, o a immettere in rete energia autoprodotta dai propri impianti di generazione o accumulata nelle batterie fornisce al gestore della rete (TSO, Transmission System Operator) un servizio che viene remunerato, chiamato Demand Response.
Smart Energy Summit 2021 – il caso di un cliente industriale texano
Interessante da questo punto di vista l’intervento di Sarah Jane Jucker, Co-Fondatrice e Managing Partner di EPQ, uno dei principali Balance Service Provider in Italia, che ha presentato quanto è accaduto a un suo cliente industriale in Texas il 14 e 15 febbraio di quest’anno. A causa delle condizioni climatiche avverse la domanda di energia è cresciuta ben oltre le previsioni e molte centrali elettriche hanno interrotto la produzione causando uno squilibrio fra domanda e offerta di energia con conseguenti interruzioni sulla rete elettrica. Mentre ERCOT- il gestore della rete – lavorava per la sua stabilizzazione, molte aziende di tutto lo stato hanno risposto alla richiesta di energia partecipando al programma di “Demand Response”, riducendo i loro carichi per diminuire la domanda energetica complessiva.
Nonostante si sia in tal caso verificato un blackout, la risposta data dal mondo industriale alle richieste della rete ha avuto un ruolo importante. È un esempio concreto per comprendere come le imprese possano contribuire nello stabilizzare la rete elettrica, in particolare in situazioni di forte imprevedibilità.
Stabilizzare la rete elettrica
Sarah Jane Jucker, Co-Fondatrice e Managing Partner di EPQ
Al fine di accelerare la decarbonizzazione del sistema energetico dobbiamo puntare sullo sviluppo delle rinnovabili e sull’elettrificazione dei consumi, ma il sistema deve essere reso resiliente. Il caso del Texas dimostra che abbiamo ancora molta strada da percorrere.Per cogliere la sfida della transizione energetica, entro il 2030 vedremo un allineamento di diversi fronti: da una parte avremo una struttura di mercato dinamica che valorizzerà tutte le risorse flessibili, dall’altra utilizzeremo le soluzioni digitali emergenti per migliorare i servizi e l’integrazione del sistema, e infine beneficeremo delle nuove tecnologie “low carbon” a costi competitivi.
Tra questi l’idrogeno rinnovabile avrà un ruolo chiave nella decarbonizzazione. Dalle proiezioni dell’”Hydrogen Council” entro il 2030 l’idrogeno diventerà la più competitiva tecnologia a basse emissioni in oltre 20 applicazioni, (dall’uso nei processi industriali e nei trasporti, allo stoccaggio di energia prodotta da impianti rinnovabili).
Nel corso della giornata, alla quale hanno partecipato oltre 200 professionisti interessati ad approfondire le opportunità che nasceranno dallo sviluppo dei servizi di flessibilità, è emerso che la misura della partecipazione attiva di consumatori industriali, commerciali e del settore residenziale attraverso i servizi di flessibilità sia fondamentale per rendere la transizione verso la decarbonizzazione un successo.
È anche stata posta l’attenzione su quanto sia importante indirizzare a livello UE la regolamentazione per sbloccare il potenziale della “Demand Side Flexibility”, ovvero la partecipazione della domanda di energia ai servizi di flessibilità.
Michael Villa, Executive Director di smartEn
È stata una giornata di lavoro proficua, alla quale hanno partecipato attivamente rappresentanti delle istituzioni, operatori, fornitori di tecnologia e grandi consumatori contribuendo a disegnare il percorso volto a coinvolgere attivamente tutti gli attori nel percorso verso la transizione energetica.