ENGIE ha annunciato di aver chiuso il primo trimestre del 2021 con ricavi pari a 16,9 miliardi di Euro, una crescita del 2.3% rispetto allo stesso periodo del 2020.
L’EBIT è di 2,07 miliardi, con una crescita dell’8.3%. Confermate le stime per il 2021.
Catherine MacGregor, Direttrice generale di ENGIE, ha annunciato che il Gruppo vuole raggiungere l’obiettivo della carbon neutrality nel 2045. Ha, inoltre, specificato le tappe della strategia nel periodo 2021-2023 e gli obiettivi fino al 2030.
Carbon neutrality
- 1° luglio 2021 – Creazione di un’entità indipendente “Bright” a cui saranno affidate le attività di servizi non strettamente collegate alla decarbonizzazione, per snellire le attività del Gruppo e concentrarsi sulla transizione energetica.
- 2027 – ENGIE cesserà la produzione di energia elettrica da carbone in tutto il mondo (in Europa già nel 2025).
- 2045 – ENGIE ha stabilito per questa data la carbon neutrality sugli “scope” 1, 2 e 3. Inoltre, ENGIE seguirà una traiettoria “well below 2°” secondo i criteri SBTI.
- 80 GW di energie rinnovabili – Il nuovo piano strategico ha l’obiettivo di costruire impianti eolici e fotovoltaici per raggiungere una capacità totale di 80 GW da fonti rinnovabili entro il 2030.
- +8 GW di infrastrutture decentralizzate – Oltre alle rinnovabili, le infrastrutture sono il secondo pilastro di sviluppo del nuovo piano di ENGIE. La volontà è quella di concentrarsi maggiormente sulle infrastrutture decentralizzate, le reti di riscaldamento e raffreddamento, l’energia solare e i servizi a bassa emissione di carbonio a livello industriale. L’obiettivo è quello di passare da una capacità di 24 GW nel 2020 a 32 GW nel 2025.
Idrogeno e rinnovabili al centro
- 4 GW di energia all’idrogeno – Il gruppo intende ancora investire nello sviluppo dell’idrogeno. L’obiettivo è una capacità di produzione di idrogeno verde di 4 GW entro il 2030, 700 km di reti dedicate all’idrogeno, 1 TWh di stoccaggio e più di 100 stazioni di ricarica.
- Da 15 a 16 miliardi di investimenti – Il massiccio piano di investimenti è previsto per il periodo 21-23, di questi, circa il 40/45% (6/7 miliardi di euro) saranno investiti in energie rinnovabili (fotovoltaico ed eolico), il 30/35% in infrastrutture (gasdotti e reti elettriche) e 15/20% in soluzioni energetiche, in particolare in infrastrutture decentralizzate.
- 4 Global Business Unit – Le attuali 25 business unit saranno sostituite da 4 macro aree corrispondenti alle 4 principali attività del gruppo: rinnovabili, infrastrutture, soluzioni energetiche, termico e forniture di energia.