Produrre carta tissue – come carta igienica, tovaglioli e fazzoletti – riducendo le emissioni di CO2 e l’impatto ambientale è davvero possibile.
È la sfida di Essity, attiva nei settori dell’igiene e della salute con i brand TENA, Nuvenia, Tempo, Tork, Demak’Up, Libero, Leukoplast, Jobst e Actimove, coinvolta nella progettazione del sistema Renergy+ che, trasformando e razionalizzando l’energia, permetterà di ridurre di 3,7 kton all’anno le emissioni di CO2 dello stabilimento di Altopascio.
Ivan Ferrini Operations and Supply Chain Director di Essity in Italia
Un’efficienza sostenibile oggi è ancora più possibile. Questo progetto consentirà, tramite un sistema di trigenerazione dotato delle più moderne tecnologie e capace di fornire energia elettrica a tutto lo stabilimento, di convertire i fumi esausti in energia termica. Quest’ultima viene successivamente utilizzata nelle cappe, nel boiler, nelle utilities, nel chiller. Una sfida per l’intero team di Altopascio nel conseguire l’obiettivo del minor impatto possibile sull’ambiente.Andrea Poleschi, Sales Manger e Vice president di Renergy+
Abbiamo accolto con enorme entusiasmo e responsabilità la richiesta di Essity di sviluppare insieme un progetto per consentire allo stabilimento di Altopascio di porsi in linea con la roadmap 2050 dettata dalla ECF (European Climate Foundation). Questa collaborazione conferma ancora una volta la vision comune di Essity e Renergy basata su un futuro sostenibile e circolare. Immaginiamo di poter catturare ed utilizzare tutta l’energia del sole o del mare grazie al nostro sistema, capace di convertire la maggior parte delle energie inutilizzate o disperse provenienti dal processo di produzione in energia buona per lo stabilimento.
L’impianto di autoalimenta con idrogeno e metano
L’impianto, progettato per l’industria cartaria del tissue, è completamente autonomo e autocontrollato: non necessita di risorse aggiuntive e garantisce risultati certificabili, sia per le aziende sia per l’ambiente, ma non solo. Il sistema brucia gas naturale – la principale fonte energetica già utilizzata con l’attuale cogenerazione – ma con una migliore efficienza e dunque un minor consumo, e può lavorare anche con Gas Naturale Idrogenato.
Oltre alla riduzione delle tonnellate di CO2 derivanti dall’ottimizzazione delle energie di stabilimento (scopo primario del progetto) l’intero sito produttivo di Altopascio avrà un unico camino emissivo generale che emetterà sostanze inquinanti inferiori dell’80% rispetto al benchmark dell’industria a livello mondiale. Il nuovo sistema è già costruito e idoneo ad autoalimentarsi con mix di idrogeno e metano.
Con 3.700 tonnellate di CO2 risparmiate, Essity produrrà una carta sempre più “green” che si va ad aggiungere ai prodotti biocompostabili e biodegradabili già realizzati dall’azienda con gli scarti degli agrumi e di altri sottoprodotti delle lavorazioni industriali altrimenti sprecati. Gli scarti – residui di mais, grano o caffè – vengono lavorati meccanicamente senza solventi chimici e rivalorizzati come nuova materia prima per la produzione di carte di alta qualità, risparmiando fino al 15% di cellulosa vergine.