Secondo un rapporto pubblicato da BloombergNEF e spiegato da Baywa r.e., le auto elettriche nei prossimi anni, tra il 2025 e il 2027, costeranno meno delle auto a combustione. Nella decisione di adottare un veicolo elettrico, infatti, concorrono diversi fattori e ostacoli. Primo tra tutti: le possibilità economiche degli utenti. Ma non solo. Vi sono ancora dubbi circa l’autonomia e il tempo di ricarica. Eppure, secondo Baywa r.e., l’esperienza diretta di mobilità elettrica “incide e fa la differenza, ridimensionando le perplessità”.
Si tratta di un cambio di passo importante verso una mobilità più sostenibile, che dovrà però essere sostenuto da politiche adeguate e da un’infrastruttura di ricarica più capillare.
Al momento sono almeno 7 le case automobilistiche, in 10 Stati europei, ad aver già annunciato piani graduali per eliminare le auto a combustione.
Il rapporto BloombergNEF
Secondo il rapporto, al 2025 diventeranno più economici, per primi, i veicoli commerciali leggeri, seguite nel 2026 dalle berline elettriche e i SUV, e nel 2027 dai veicoli di piccola taglia.
In questo processo si inserisce un fattore determinante rispetto ai costi in diminuzione: il calo dei prezzi delle batterie per EV che incide molto sul prezzo finale del veicolo.
Il costo delle batterie, cita Baywa r.e. “tra il 2010 e il 2019 è diminuito dell’87%, dovrebbe crollare di un altro 58% tra il 2020 e il 2030”. Per capire quanto abbia inciso fino a ora questo fattore ecco i dati del rapporto BNEF: è cresciuta la richiesta di veicoli elettrici (+47% nel 2020 rispetto al 2019); sono aumentati i modelli (nel 2020 ne sono stati messi in commercio 370 circa); la quota di mercato è salita a 1,7 milioni di dollari, cifra destinata a salire a 8,5 milioni di dollari nel 2025 per arrivare 26 milioni nel 2030.
Il costo delle auto elettriche
Se il costo di produzione diminuisce ne consegue un aumento del consenso dei consumatori, e, quindi, delle vendite e dei volumi di produzione.
Questo passaggio, come detto, deve essere supportato da decisioni politiche forti: obiettivi vincolanti intermedi al 2027, oltre a quelli previsti per il 2025 e 2030, con l’obiettivo di raggiungere il blocco dei veicoli a combustione nel 2035.
Solo con questi presupposti sarà possibile per i diversi Paesi dell’UE centrare l’obiettivo decarbonizzazione al 2050. “Senza politiche forti, invece del 100% di vendite di e-car al 2035, la quota di mercato in tale anno arriverebbe all’85%”: e i veicoli inquinanti continuerebbero a essere venduti più a lungo del necessario.