Il bando di Regione Lombardia per il commercio offre un contributo a fondo perduto del 50% per l’efficientamento energetico: le considerazioni di Viessmann.
La Regione ha aperto un bando destinato alle micro e piccole imprese dei settori commercio, pubblici esercizi e servizi, con l’obiettivo di sostenere questi comparti a seguito dell’aumento dei costi dell’energia che hanno aggravato il contesto economico proprio nella fase di ripresa dalla crisi da Covid 19.
Quale contributo fornisce il bando alle imprese del commercio?
Il bando consente di ottenere un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese sostenute (al netto di IVA) per interventi di efficientamento energetico. L’agevolazione si ottiene in seguito all’intervento e prevede un investimento minimo pari a 4.000 euro e un contributo massimo concedibile di 30 mila euro.
Quali imprese possono accedere al bando?
Il Contributo è destinato alle micro e piccole imprese, secondo la definizione contenuta nell’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014, appartenenti ai settori del commercio, dei pubblici esercizi e dei servizi con i seguenti codici Ateco:
- G 47 Commercio al dettaglio
- I 56 Attività dei servizi di ristorazione
- J 58 Attività editoriali
- J 63 Attività dei servizi di informazione e altri servizi informatici
- L 68.3 Attività immobiliari per conto terzi
- N 82 Attività di supporto per le funzioni di ufficio e altri servizi di supporto alle imprese
- P 85 Istruzione
- R 93 Attività sportive di intrattenimento e divertimento
- S 95 Riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa
- S 96 Altre attività di servizio alla persona
Le aziende interessate dovranno presentare le domande entro le ore 16 del 15 dicembre 2022, ma sono ammissibili le spese effettuate dal 26 aprile 2022 (fa fede la data della fattura). Ogni azienda può presentare una sola richiesta di contributo.
Per quali interventi si può chiedere il contributo?
Possono essere ammesse al contributo a fondo perduto del 50% stanziato da Regione Lombardia le spese per i seguenti interventi di efficientamento energetico:
- acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione;
- impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili;
- acquisto e installazione di macchinari e attrezzature in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nella sede oggetto di intervento;
- acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa o pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso;
- acquisto e installazione di raffrescatori/raffreddatori evaporativi portatili o fissi che non richiedono l’utilizzo di fluidi refrigeranti;
- acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici;
- acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.).
Possono essere comprese nel conteggio anche le spese per le opere murarie, nel limite de 20% del totale della spesa ammissibile, le spese generali (7% del totale) e per la consulenza tecnica (10%).
Cosa bisogna fare per presentare la domanda di accesso al bando?
Per accedere al bando le imprese del commercio devono inoltrare domanda telematica tramite il portale dedicato A cui si accede con SPID, CNS o CIE. Chi effettua l’accesso al portale per la prima volta, deve prima registrarsi sul portale di Registro Imprese. La domanda va corredata dalla relazione di un tecnico competente iscritto al relativo ordine professionale che dettagli gli investimenti e/o le soluzioni impiantistiche implementate, evidenziando il risparmio energetico ottenuto.
L’assegnazione del contributo avviene con procedura “a sportello” a rendicontazione, secondo l’ordine cronologico dell’invio telematico della domanda, e fino a esaurimento delle risorse stanziate che complessivamente (tra fondi regionali e fondi messi a disposizione dele Camere di Commercio lombarde) ammontano a 10.745.500 euro.
Le domande pervenute ricevono una valutazione, con un punteggio da 0 a 100, con valori che premiano in modo differente l’installazione di impianti a fonti rinnovabili e la percentuale di risparmio energetico in TEP ottenuta grazie all’intervento (maggiore è il risparmio, più alto è il punteggio assegnato).