GASGAS raccoglie fondi per proseguire la rivoluzione elettrica: imprenditori, business angel e investitori professionali sono sempre più interessati.
Lo scorso 14 settembre, in occasione di un evento allo Swiss Corner di Milano, il team di GASGAS ha incontrato decine di investitori interessati a conoscere da vicino l’azienda. In molti hanno deciso di investire nella campagna ancora aperta, portando la raccolta al suo obiettivo in pochi giorni.
Rivoluzione elettrica
Elia Bonacina, CEO di Bonacina1889
Sono un appassionato di mobilità elettrica e un e-driver della prima ora. In GASGAS ho ritrovato la stessa efficienza e competenza offerte da una multinazionale come Tesla. Ho deciso di investire perché ho trovato un team forte e preparato e un business in grado di scalare velocemente. Ho piena fiducia in questo progetto e sono certo che saprà dare grandi soddisfazioni agli investitori che ci hanno creduto.Stefania Menguzzato, General Manager di GASGAS
L’uso dell’auto elettrica non rimarrà confinata solo alle aree urbane, ma di fatto è già diffuso ovunque e avrà bisogno di una rete capillare di colonnine efficienti e affidabili. Oggi in Italia circolano 200mila veicoli elettrici che nel 2025 saranno 1 milione e 600mila, e poi 6 milioni nel 2030. Per fare un paragone, rimanendo nel settore della mobilità, siamo in una situazione simile a quella in cui, negli anni ’60, si trovavano i gruppi petroliferi che hanno installato i primi distributori di benzina sul territorio italiano.
Green, mobilità, cambiamento
Da qui al 2035 la Comunità Europea ha previsto lo stop alla vendita di auto a combustibile fossile: questo è il momento giusto per muoversi nel mercato delle reti di ricarica, in anticipo e più rapidamente degli altri operatori. Arrivare per primi nella scelta del posizionamento delle colonnine è fondamentale.
Permette, infatti, di installare i punti di ricarica là dove gli e-driver ne hanno bisogno e consente di fidelizzare l’automobilista.
Oggi, in Italia sono censiti circa 19mila punti di ricarica per auto elettriche ma, per coprire le esigenze degli e-driver, ne serviranno circa 60mila. GASGAS è passata in un solo anno da 10 a oltre 300 punti di ricarica, collocati prevalentemente nelle regioni del centro e del nord, ed entro fine 2023 ha pianificato di arrivare a gestirne più di 1000.
Nel piano di sviluppo c’è l’installazione e la gestione di colonnine più veloci e potenti, per fare il pieno in un tempo massimo di 30 o 40 minuti, presso tangenziali e autostrade.
Francesco Zorgno, Board Advisor di GASGAS
GASGAS sta crescendo rapidamente anche grazie ad operazioni non comuni per un’azienda così giovane. Lo sviluppo della rete non avviene soltanto in modo organico, cioè installando colonnine sul territorio, ma anche tramite partnership industriali e programmi di acquisizione. In questo quadro si inserisce la fusione con Easycharge, altra startup già operativa da alcuni anni nel settore, con una solida presenza nel nord-ovest e competenze tecniche e gestionali che hanno accelerato ancor più la crescita di GASGAS.