Mercato libero, rincari, servizi digitali. Il settore dell’Energia e, in generale delle utilities, sta accendendo sicuramente dibattiti complessi e articolati. Mai come in questo periodo storico, attirare nuovi clienti e soprattutto trasmettere loro fiducia può risultare difficile per le aziende che operano nel settore. Partirà da questo contesto il dibattito che avrà luogo durante l’evento gratuito InTrust Day 2022 organizzato da Intesa (a Kyndryl Company) il 22 novembre presso la Sala Panoramica del Grattacielo Pirelli a Milano e in diretta streaming.
Durante il panel “L’evoluzione dei servizi digitali in contesti di business“, insieme ad Andrea Beccuti, Group CTO e Direttore Tecnologie e Sistemi Informativi di Iren si affronteranno le questioni più urgenti legati all’utilizzo della firma digitale e il riconoscimento di identità elettronica ai fini della sottoscrizione dei contratti di luce e gas. La digitalizzazione del settore dell’energia può infatti fare realmente la differenza nella gestione dei documenti, sia dal punto di vista del cliente che da quello dei fornitori, ma spesso incontra ancora una certa diffidenza causata dalla poca informazione.
I vantaggi
Firmare contratti di luce e gas da remoto è assolutamente conveniente se ci si affida a processi di onboarding sicuri su piattaforme digitali certificate. Le modalità di onboarding tramite Spid o Carta d’identità elettronica consentono infatti efficienza e risparmio notevoli, sia in termini di ore lavorate sia di tempistiche per le procedure approvative. Inoltre queste procedure comportano un beneficio anche in termini di tutela legale in caso di contenzioso, garantendo il tracciamento sicuro dei dati, la corretta conservazione e l’agevole consultazione di documenti e contratti.
Abilitare il riconoscimento dell’utente attraverso le identità digitali SPID o CIE significa infatti svincolare i processi da dinamiche in presenza sgravando l’operatore e riducendo il numero dei passaggi necessari all’identificazione. La dematerializzazione, inoltre, abbatte i costi di gestione e conservazione dei documenti, garantendo una migliore esperienza dell’utente.
Non solo, il digital onboarding consente anche di raccogliere dati di valore per generare insight sulle abitudini e sulle preferenze dei clienti. La semplificazione genera una user experience più positiva e riduce il tasso di abbandono del cliente.
La sicurezza della firma digitale e tutti i vantaggi ad essa correlati sono assicurati se ci si affida all’attività degli Identity Provider (IdP), imprese private accreditate da AgID che si fanno carico di identificare gli utenti e rilasciano e gestiscono le loro credenziali SPID. Attualmente gli IdP accreditati per il rilascio dello SPID sono dieci, tra cui Intesa, a Kyndryl Company.
Per consultare l’agenda completa e partecipare all’evento in presenza a Milano o in diretta streaming, è possibile iscriversi gratuitamente a questo link.